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Bandiere Blu 2022

Anche quest’anno la Fee (Foundation for Environmental Education) ha assegnato come consueto le sue Bandiere Blu alle località lacustri e marine che vantano le spiagge più belle e più pulite. Quella del 2022 è la 36esima edizione del programma, con dei riconoscimenti che ormai sono molto ambiti dalle località turistiche. Il comune rivierasco che riceve una Bandiera Blu può infatti contare su una conferma a livello internazionale della qualità delle proprie acque, dei servizi offerti ai turisti e del rispetto dell’ambiente. In questa occasione sono state assegnate in tutto 210 Bandiere Blu: vediamo le new entry, le località escluse e i criteri con cui vengono scelti i comuni Bandiera Blu.

Le Bandiere Blu 2022: una panoramica

Come anticipato, nel 2022 all’Italia sono state assegnate in tutto 210 Bandiere Blu, con un incremento di ben 9 località turistiche rispetto al 2021. Più nello specifico, quest’anno si contano 14 new entry, nonché 5 comuni che invece, presenti l’anno scorso, sono stati esclusi quest’anno. A guardare lo specifico le spiagge, sono in tutto 427 quelle che possono vantare il vessillo della Fee, di contro alle 416 della scorsa edizione. Va detto che quelle italiane rappresentano, da sole, circa il 10% dei lidi premiati a livello globale.

Bandiera Blu 2022: le new entry e gli esclusi

Ad arricchire la lista delle Bandiere Blu italiane 2022 sono come detto 14 new entry. 3 di loro si trovano in Puglia, ovvero Castro, Rodi Garganico e Ugento. Altre 2 sono in Calabria, ovvero Isola di Capo Rizzuto e Caulonia, e altre 2 si trovano in Emilia Romagna, con Riccione e San Mauro Pascoli a entrare nella lista FEE. Approdano tra le località premiate anche Alba Adriatica in Abruzzo, Ispani in Campania, Porto Recanati nelle Marche, Cannobio in Piemonte, Budoni in Sardegna, Furci Siculo in Sicilia e Pietrasanta in Toscana. Brutte notizie invece per Otranto e le Isole Tremiti in Puglia, che vengono estromesse in quello che poteva essere l’anno del “successo” pugliese, nonché per San Mauro Cilento e Sapri in Campania e Ventotene nel Lazio.

I riconoscimenti divisi per regioni

Risulta interessante scoprire come sono distribuiti i vessilli assegnati dalla ong internazionale con sede in Danimarca a livello delle singole regioni italiane. Ancora una volta il primato per il numero di località Bandiera Blu spetta alla Liguria, che come l’anno scorso porta a casa 32 località. Al secondo posto si trovano a pari merito tre regioni; la Campania, che nonostante l’estromissione di San Mauro Cilento e Sapri può vantare 18 riconoscimenti, la Toscana e la Puglia. Abbiamo poi la Puglia con 17 località Bandiere Blu, a pari merito con le Marche. La Sardegna porta a casa 15 vessilli, l’Abbruzzo 14, la Sicilia 11. Il Lazio, come il Trentino-Alto Adige, conta 10 località premiate; l’Emilia Romagna conta 9 comuni blu, così come il Veneto. Ci sono poi Basilicata (5), Piemonte (3), Friuli Venezia Giulia (2), e infine Molise e Lombardia (1 a testa).

I criteri con cui vengono assegnati i riconoscimenti dalla Fee

Sono ben 32 i criteri di valutazione usati dalla Fee per assegnare le Bandiere Blu. Si parte dalla qualità delle acque di balneazione, le quali devono essere giudicate eccellenti per gli ultimi 4 anni. Sono poi presi in considerazione fattori come l’efficienza del sistema di depurazione, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la presenza di aree pedonali e di piste ciclabili, l’arredo urbano, la gestione dei rifiuti, la presenza di servizi in spiaggia, la qualità delle strutture alberghiere e via dicendo. L’edizione delle Bandiere Blu 2022 è stata caratterizzata da una speciale attenzione dedicata alle pratiche e all’educazione per tutelare e preservare l’ambiente, nonché per promuovere il turismo sostenibile.