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Vacanza sostenibile: 15 modi per essere un turista migliore

L’estate scorsa Federalberghi stimava che sarebbero stati in tutto 34,7 milioni gli italiani che avrebbero trascorso almeno una vacanza fuori casa nel periodo compreso tra giugno e settembre. Effettivamente, dopo una lunga curva, il turismo sembra essere tornato definitivamente ai livelli prepandemici. E questa è allo stesso tempo un’ottima notizia (per chi ama viaggiare come per gli operatori del settore, che come è noto ha ricadute a cascata su tanti settori economici) e una cattiva notizia (perché il turismo può avere anche molti impatti negativi, dalle emissioni di carbonio per i trasporti, l’over tourism, la distruzione di paesaggi naturali, e via dicendo). Ma organizzare, gestire e trascorrere una vacanza sostenibile non è impossibile: oggi vedremo 15 modi per essere un turista più responsabile.

15 consigli per una vacanza sostenibile

Pensa al mezzo di trasporto: l’aereo è il mezzo di trasporto con un più alto livello di emissioni; quando possibile è bene viaggiare in treno, per poi preferire una volta sul posto spostarsi in bicicletta o a piedi;

Prima l’esperienza: per organizzare una vacanza sostenibile, ancor prima di pensare al luogo, sarebbe bene pensare a cosa si desidera fare. Questo potrebbe portarci in luoghi più vicini e meno vittime dell’over tourism;

Pensa locale: una volta arrivati a destinazione, è bene seguire i consigli dei locali, per uscire dai circuiti turistici ed evitare di impattare negativamente la comunità;

Impara qualche frase: chi viaggia all’estero farebbe bene a imparare qualche parola o frase della lingua locale, per poter agevolare la relazione con i locali;

Esplora attraverso il cibo: il cibo locale è una finestra imbattibile sulla cultura del posto, e permette di rendere un’esperienza davvero completa;

Evitare di finanziare attività illegali: meglio documentarsi per capire quali attività illegali “acchiappaturisti” evitare;

Spendere nei negozi locali: che senso ha visitare una località diversa per rifornirsi nei soliti Starbuks e McDonald’s? Meglio ristoranti e caffetterie locali.

Rispettare costumi e tradizioni: una vacanza sostenibile è anche rispettosa della gente del posto e della sua cultura;

Viaggiare in bassa stagione: ogni località turistica ha dei picchi di stagione; evitarli vuol dire fare vacanze più tranquille e più economiche;

Rispettare l’ambiente: la vacanza sostenibile non deve arrecare danno all’ambiente visitato. Dalla gestione dei rifiuti fino alla tutela della biodiversità, è bene non lasciare la propria impronta;

Ridurre l’uso di acqua: l’acqua è il bene più prezioso, in qualsiasi luogo, ed è quindi bene evitare di sprecarla (questo vale anche per la doccia in hotel);

Prima di scattare una foto, chiedere: il turista responsabile non scatta fotografie alla gente del posto senza chiedere il permesso;

Evitare la toccata e fuga: i turisti giornalieri non portano grandi profitti alla comunità, e per questo sarebbe bene, per ogni destinazione, dedicare almeno una notte;

Non essere un turista del “prima che sia troppo tardi”: ci sono luoghi che stanno soccombendo all’over turism come ai cambiamenti climatici, e per assurdo stanno attraendo sempre più turisti “prima che sia troppo tardi”. Si parla dell’Antartico, delle Galapagos, dei ghiacciai, delle barriere coralline e via dicendo. Ma ognuno di questi turisti rischia di rendere la fine di queste località come le conosciamo più vicina.

Visita i parchi nazionali: queste enormi riserve sono una difesa cruciale della biodiversità. Visitarle – pagando l’eventuale ticket d’ingresso – rispettandone le regole è un piccolo ma prezioso supporto per la loro sopravvivenza.

Questi sono 15 consigli preziosi per una vacanza sostenibile per l’estate del 2024: ti consigliamo inoltre di scegliere hotel attenti all’ambiente e di rivalutare le mete più vicine.