aerei elettrici
Motori ecologici

Aerei elettrici: tra 10 anni da Parigi a Londra senza una goccia di petrolio

Dove saremo tra dieci anni? Forse qualcuno lavorerà in un ufficio totalmente alimentato da pannelli fotovoltaici, magari con tanto di accumulatore energetico per i giorni nuvolosi. Qualcun altro, invece di essere a lavoro, sarà in viaggio, molto probabilmente su un’automobile ad emissioni basse o nulle. Forse quella macchina non sarà solamente elettrica, ma anche driverless, pilotata cioè dall’intelligenza artificiale. Oppure, invece di muoversi con il proprio mezzo, quella stessa persona potrebbe avvalersi del treno: quali città del mondo tra dieci anni saranno collegate dall’Hyperloop, il treno iperveloce che sfreccia senza toccare alcun tipo di binario? Il futuro del mondo dei trasporti, insomma, è high tech, ma soprattutto sostenibile. Non manca però forse qualcosa? Abbiamo parlato delle automobili, dei treni… e il trasporto aereo? Ebbene, esiste una start up convinta di riuscire ad offrire entro i prossimi dieci anni dei voli di linea commerciali elettrici tra Londra e Parigi. Siamo pronti per gli aerei elettrici?

Zero emissioni e biglietti più economici

La start up in questione è la Wright Electric: il progetto – ancora in grandissima parte sulla carta – è quello di realizzare degli aerei elettrici in grado di trasportare 150 persone in viaggi con una lunghezza minore alle 300 miglia (ovvero 482 chilometri). Ebbene, in linea d’aria, la distanza tra la capitale inglese e quella francese è di soli 350 chilometri circa, ovvero largamente compresa nell’autonomia che gli aerei elettrici annunciati dalla start up dovrebbero vantare. E con questi innovativi aerei elettrici non ci guadagnerebbe solamente l’ambiente: no, anche i viaggiatori avrebbero un incentivo in più per muoversi volando, in quanto – stando alle stime della Wright Electric – eliminando la benzina i prezzi di questi viaggio dovrebbero ridursi drasticamente.

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L’interesse di Easyjet per gli aerei elettrici

Ad oggi gli aerei elettrici annunciati dalla Wright Electric, pur essendo solo dei progetti, hanno già attirato parecchio interesse, dai media ma soprattutto dall’industria: la compagnia britannica di voli low-cost Easyjet si è per esempio dichiarata molto interessata a questo nuovo tipo di tecnologia sostenibile e potenzialmente economica. Come ha infatti dichiarato la compagnia aerea alla BBC, «Easyjet ha già avuto dei contatti con Wright Electric, e sta fornendo al progetto il punto di vista di un operatore del settore per sviluppare al meglio questa tecnologia».

Il problema delle batterie e la concorrenza

L’appoggio di Easyjet e la possibilità di soddisfare le esigenze proprie dei voli di linea sono sicuramente dei fattori importanti, ma il vero ostacolo da superare, per ora, è quello di riuscire davvero a realizzare il primo tra i suoi aerei elettrici, ovvero il Wright One. La start up fa affidamento soprattutto sul continuo migliorarsi della tecnologia delle batterie: se il ritmo dei progressi in questo specifico campo continuerà a crescere con questo tasso, allora la riuscita del progetto è altamente probabile. Se invece le batterie non continueranno ad evolversi, molto probabilmente la start up non riuscirà a raggiungere la quantità di energia necessaria per far volare davvero i propri aerei elettrici di linea. La Wright Electric non è del resto l’unica realtà che sta puntando a rivoluzionare il mondo dei trasporti con i propri aerei elettrici: di fronte alla start up si erge per esempio la concorrenza della gigante Airbus, la quale del 2014 ha già sviluppato un biposto a batteria, l’E-Fan. Ad oggi, Airbus sta lavorando al progetto di un aeroplano elettrico per voli brevi da 70 – 90 passeggeri.

L’acceleratore Y Combinator

A sostenere il progetto degli aerei elettrici della Wright Electric c’è l’acceleratore per start up più grande del mondo, ovvero Y Combinator, con base nella Silicon Valley. Basti pensare che da questa stessa officina sono uscite imprese rivoluzionarie come AirBnb, Dropbox e Zenefits. Potendo vantare un tale appoggio dietro di sé, non stupisce il fatto che gli obiettivi della start up siano molto ambiziosi: la Wright Electric ha infatti dichiarato di puntare a rendere elettrici tutti i voli sulle brevi distanze entro i prossimi venti anni. Questo significherebbe che entro il 2037 il 30% delle tratte a livello mondiale verrebbe coperto da aerei elettrici.

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Diminuire al massimo il tempo di sosta

Oltre ad essere più rispettosi dell’ambiente e potenzialmente meno costosi per i viaggiatori, questi aerei elettrici saranno anche più silenziosi. E gli aerei non resteranno certo fermi sulle piste in attesa della ricarica. Come ha spiegato Jeff Engler, uno dei fondatori della start up, «il modo con cui abbiamo disegnato i nostri aerei è quello che permette di avere dei gruppi di batterie modulari, così da cambiarle rapidamente» aggiungendo poi che «vogliamo che la sostituzione delle batterie sia la più rapida possibile, così da permettere alle compagnie aeree di mantenere gli aerei elettrici in voli il più a lungo possibile».