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Agricoltura

Agricoltura di precisione: ecco il progetto Life Agricare

Lo scorso 9 maggio nell’azienda agricola Vallevecchia di Caorle in provincia di Venezia sono stati presentati i risultati del progetto Life Agricare. L’obiettivo di questo progetto è dimostrare come l’applicazione di avanzate tecniche di agricoltura di precisione, abbinate a diversi tipi di coltivazione conservativa, possa avere un effetto importante in termini di riduzione dei gas climalteranti e di protezione del suolo.

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Di cosa parliamo, quando parliamo di agricoltura di precisione?

L’agricoltura di precisione è una strategia gestionale dell’agricoltura che si avvale di moderne strumentazioni ed è mirata all’esecuzione di interventi agronomici tenendo conto delle effettive esigenze colturali e delle caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo.
Alcuni esempi di questo tipo di agricoltura sono i sistemi di guida assistita (tramite GPS collegato ai trattori o alle trebbiatrici), la scelta tramite elaborazione dati e GPS dei luoghi dove effettuare i prelievi di campione di terra e l‘utilizzo di macchinari a dosaggio variabile.
In parole povere potremmo definire l’agricoltura di precisione un’estensione – per l’appunto agricola – dell’internet delle cose. Un’evoluzione due punto zero di procedure storiche.

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Scopriamo il progetto Life Agricare

La sperimentazione riguarda quattro differenti colture in rotazione. Si tratta della coltura del mais, della soia, della colza e del frumento e di quattro differenti tecniche di coltivazione: quella convenzionale, a minima lavorazione, la strip tillage e la semina su sodo.

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Gli obiettivi specifici del progetto sono cinque:

  • Verificare e dimostrare l’effettivo potenziale delle tecniche di agricoltura di precisione in termini di risparmio di energia e riduzione dei gas climalteranti.
  • Analizzare l’efficienza delle macchine impiegate, valorizzate da dispositivi elettronici per l’agricoltura di precisione, quali strumenti per ridurre le emissioni di CO2.
  • Esaminare gli scenari adatti alla diffusione di tali tecniche in diversi contesti agricoli italiani, nonché valutare la soglia di convenienza economica e i benefici ambientali.
  • Valutare attraverso modelli analitici basati su dati provenienti dal suolo, dalle macchine e dal clima e l’analisi sul Ciclo di Vita gli effetti a lungo termine delle innovazioni tecnologiche sperimentate.
  • Testare anche al di fuori del reparto pilota quanto esaminato e comprovato dai test per favorire la diffusione di tali tecnologie e tecniche.

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La vera innovazione: la precisione

Il direttore dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, Alberto Negro a sottolineato che:

come richiesto dalla Regione, Veneto Agricoltura ha avviato  il suo nuovo corso orientato a portare l’innovazione all’azienda agricola per renderla sempre più competitiva ed efficiente. Dopo millenni di storia dell’agricoltura è oggi possibile, con le recenti tecnologie innovative, introdurre una vera rivoluzione: la precisione. Non solo per evitare sovrapposizioni e distribuzione dei fattori produttivi fuori del campo, ove non servono e producono inquinamento, ma anche per distribuire dosi dei fattori produttivi in modo variato nelle diverse porzioni del terreno coltivato in modo da avvicinarsi sempre più alle effettive necessità della coltura determinate metro quadrato per metro quadrato dalle innumerevoli combinazioni suolo-pianta-clima.

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Un importante potenziale

Il progetto Life Agricare sta dimostrando come l’applicazione a diversi tipi di agricoltura conservativa delle più avanzate innovazioni meccaniche ed elettroniche nell’ambito dell’agricoltura di precisione, può avere un potenziale importante in termini di riduzione dei gas climalteranti e di protezione dei suoli, al contempo migliorando i risultati tecnico-economici per l’azienda agricola.

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Un accurata analisi dei dati

Il progetto Life Agricare ha valutato quali scenari dell’agricoltura conservativa possono meglio valorizzare le innovazioni dell’agricoltura di precisione (incluso l’utilizzo di mappe di prescrizione georeferenziate) in termini di risultati agronomici e riduzione dell’impatto ambientale. La tecnica convenzionale è stata confrontata con diversi scenari di agricoltura conservativa (minima lavorazione, strip tillage e semina su sodo) applicati a quattro colture in rotazione (frumento, colza, mais, soia). Con i dati raccolti sono stati valutati il bilancio energetico e ambientale per la riduzione dei gas climalteranti, la soglia di convenienza economica, l’efficienza delle macchine impiegate. L’analisi si è estesa a diversi contesti agricoli italiani valutando gli effetti a lungo termine attraverso modelli “suolo, macchine, clima” e l’analisi sul Ciclo di Vita (LCA).

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Gli esiti del progetto

I risultati economici, ambientali, agronomici ed energetici dimostrano che le moderne tecniche e le attrezzature meccaniche ed elettroniche (agricoltura di precisione) applicate alle tecniche di agricoltura conservativa (semina su sodo e minima lavorazione) contribuiscono alla riduzione dei gas serra, all’incremento della sostanza organica nel suolo, in un quadro di redditività dell’impresa agricola.

I costi del progetto

Il progetto iniziato il 1 giugno del 2014 terminerà formalmente il 31 maggio del 2017. Il costo complessivo si aggira intorno ai 2 milioni 600 mila euro con un contributo della commissione europea pari al 38% del costo complessivo (970 mila euro circa).

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In conclusione

Sono molteplici i potenziali utilizzi che si possono fare dell’agricoltura di precisione. L’utilizzo sicuramente più utile è l’analisi dei dati che ci dirà, grazie alle nuove tecnologie, come sfruttare il terreno al massimo, senza affaticarlo e cercando di far incontrare il buon raccolto con la salute del terreno. Perché un terreno in salute garantirà all’agricoltore altri raccolti e quindi altri guadagni.