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Cambiamento climatico

Perché l’aumento dei piccoli laghi è una minaccia

A vederli sembra davvero strano che possano costituire una minaccia per il pianeta. Parliamo dei piccoli laghi, come ce ne sono davvero tantissimi in Italia. Il nostro paese da solo conta circa 1.500 laghi, e la maggior parte di questi presenta dimensioni effettivamente molto ridotte. Piccoli specchi d’acqua che, spesso, prendono spazio in mezzo alla natura, creando delle piccole oasi. Eppure i piccoli laghi “inquinano”, o meglio, emettono grandi quantità di gas a effetto serra. In proporzione, molto di più rispetto ai laghi più estesi. E questo è un problema. In primo luogo, perché come è noto i cambiamenti climatici che stiamo vivendo sono dovuti proprio all’aumento dei gas a effetto serra, conseguenza delle azioni umane. In secondo luogo, perché il numero di piccoli laghi sul pianeta Terra sta aumentando in modo importante, incrementando di conseguenza le emissioni di gas serra provenienti dalla natura. Ma a cosa è dovuto l’aumento dei piccoli laghi?

L’aumento dei piccoli laghi: lo studio

A mettere in correlazione le emissioni di gas serra con l’aumento dei piccoli laghi è stato uno studio recentemente pubblicato su Nature Communications. Per la prima volta un’indagine è andata a mappare tutti gli specchi d’acqua esistiti ed esistenti sul pianeta. Prendendo in esame il periodo compreso tra il 1984 e il 2019, si contano in tutto 3,4 milioni di laghi. E, per l’appunto, la visione “storica” ha permesso di affermare che i piccoli laghi stanno aumentando. Più nello specifico, parlando i laghi “piccoli” si fa riferimento agli specchi d’acqua con un’estensione inferiore al chilometroquadrato. Ebbene, negli ultimi 40 anni sarebbero nati circa 46.000 chilometri quadrati di laghi in più: praticamente una superficie grande come la Pianura Padana.

Perché nascono nuovi laghi?

Ma quali sono le cause che stanno portando all’aumento dei piccoli laghi? I fattori sono essenzialmente due, distinti ma accomunati dallo zampino dell’uomo. In prima fila ci sono lo scioglimento dei ghiacci e del permafrost, il quale, per via dell’aumento delle temperature conseguente al cambiamento climatico, han dato il via alla formazione di bacini d’acqua dolce lì dove prima c’era semplicemente del suolo asciutto. In secondo luogo ci sono i tanti laghi artificiali creati negli anni dall’uomo, spesso per creare delle centrali idroelettriche. Viste le cause che portano alla formazione di nuovi specchi d’acqua, concentriamoci ora sulla questione delle emissioni di gas serra.

Perché i laghi emettono gas a effetto serra?

Partiamo da un dato basilare: il 20% delle emissioni di anidride carbonica a livello mondiale sarebbe da ricondurre proprio ai laghi, i quali da questo punto di vista possono essere visti come delle fabbriche “naturali” di gas a effetto serra. Certo, se nei decenni non fossero cresciuti drammaticamente i livelli di inquinamento, questo non sarebbe un problema. Le cose sono andate però diversamente. Ecco allora che l’incremento di laghi e delle relative emissioni sono da prendere in seria considerazione: si calcola che dal 1984 a oggi le emissioni legate ai laghi siano aumentate di 4.800.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno, nonché di 30.000 tonnellate annue di metano. E i principali responsabili sarebbero proprio i laghi più piccoli, i quali, pur rappresentando solo il 15% della superficie totale, producono più gas serra. Per quale motivo? Semplice: i piccoli bacini accumulano proporzionalmente più materia organica, la quale viene successivamente trasformata in gas. Quest’ultimo peraltro, nei laghi meno profondi, raggiunge più velocemente la superficie, disperdendosi rapidamente nell’atmosfera.