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Bando al diesel da Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico

Stanno suonando gli ultimi rintocchi per le automobili alimentate a diesel: alcune delle città più inquinate e inquinanti del mondo hanno infatti deciso di mettere al bando i veicoli a gasolio. Parliamo di quattro metropoli, Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico, le quali – in occasione della conferenza dei sindaci C40 sul cambiamento climatico, hanno annunciato di voler espellere questo tipo di veicoli entro il 2025. Di certo quello preso dalle quattro amministrazioni è un impegno virtuoso, che però va preso con molta cautela: in 9 anni possono cambiare molte cose, in primo luogo gli stessi sindaci. Eppure, a sostegno di questa ipotesi, c’è il trend del trasporto green che sta crescendo di anno in anno. Stando all’Agenzia Internazionale per l’Energia, per esempio, in quello stesso anno – 2025 – sul pianeta dovrebbero esserci almeno 30 milioni di automobili elettriche in circolazione, cifra che potrebbe salire oltre i 700 milioni nel 2040.

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Perché il diesel è peggio della benzina

Ma perché nel mirino delle amministrazioni municipali è finito proprio il diesel? Il gasolio ha vissuto una fortuna altalenante nella storia delle automobili: in certi periodi è stato considerato più sostenibile della benzina, in altri più inquinante. A cambiare ancora una volta le carte in tavola è stato probabilmente lo scandalo della Volkswagen, il quale ha avuto l’effetto di accelerarne il declino. Guardando ai numeri, non si può dire in termini assoluti che il diesel sia più inquinante della benzina: è anche per questo motivo che per molti anni gli stessi governi europei hanno promosso i motori diesel. Si può però affermare che i due combustibili producono un tipo di emissione molto diverso, e che la quantità di inquinati rilasciata dal gasolio è più alta. Se infatti i motori a benzina producono una mole maggiore di anidride carbonica, quelli a diesel rilasciano una più grande quantità di ossidi di azoto e di polveri sottili. È soprattutto il livello di queste ultime a preoccupare gli ambientalisti: le polveri generate dal gasolio arrivano infatti ad essere 1.000 volte maggiori rispetto a quelle emesse da un veicolo a benzina.

La posizione di Hidalgo e l’entusiasmo di Kaminis

La mossa annunciata dai quattro sindaci mira dunque ad abbattere l’inquinamento urbano e quindi il cambiamento climatico, incoraggiando indirettamente l’utilizzo di veicoli sostenibili e del trasporto pubblico. La prima cittadina di Parigi, Anne Hidalgo, ha spiegato che «ogni anno 2.500 persone a Parigi muoiono a causa dell’inquinamento dell’aria. Non si può rimanere inattivi di fronte a questa situazione». La battaglia del sindaco della Ville Lumiére nei confronti delle emissioni non è di certo iniziata con questo annuncio: Hidalgo ha infatti già vietato la circolazione a Parigi di tutti i veicoli costruiti prima del 1997. Sulla stessa linea di pensiero anche il sindaco di Atene Giorgos Kaminis, il quale ha portato ancora più in là il proprio traguardo, dichiarando che «il nostro obiettivo è di rimuovere tutte le auto dal centro di Atene negli anni a venire».

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La differenza tra Europa e Stati Uniti

Ad oggi le automobili diesel rappresentano quasi il 50% delle auto circolanti in Europa, di contro ad un risicato 3% negli Stati Uniti. E questa differenza viene evidenziata ovviamente anche dai livelli e nella composizione dell’inquinamento atmosferico: le tre più grandi metropoli europee hanno infatti un livello di ossidi di azoto molto più alto delle corrispettive statunitensi. La decisione dei quattro sindaci ha ovviamente innescato delle nuove pressioni da parte degli ambientalisti su tutte le altre amministrazioni europee: il primo cittadino di Londra Sadiq Khan, per esempio, è già stato invitato pubblicamente ad aderire al divieto. E dire che proprio lui, pochi mesi fa, aveva annunciato di voler eliminare tutti i bus cittadini alimentati a diesel per rimpiazzarli con dei veicoli ad idrogeno e a zero emissioni.

Un trend positivo

Se dunque la decisione di Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico è stata accolta con entusiasmo, oltre ad un po’ di scalpore, va comunque ricordato il fatto che ci sono interi Paesi, come la Norvegia e l’Olanda, che in questi giorni stanno discutendo la proposta di mettere al bando le automobili a diesel sull’intero territorio nazionale, sempre a partire dal 2025. Come si diceva, i numeri del cambiamento del trasporto urbano nella città più virtuose dimostra che questa piccola rivoluzione sostenibile è realmente possibile. Basta guardare a Copenaghen: nella capitale danese ormai il numero di biciclette in circolazione è maggiore a quello delle automobili. Il Parlamento tedesco, da parte sua, si accinge a discutere la messa al bando di tutte le macchine alimentate da combustibili fossili – non solo diesel, ma anche benzina – a partire dal 2030. Ma le mosse possibili sono moltissime: si va dall’ottimizzazione del trasporto pubblico agli incentivi per i mezzi a zero emissioni, fino al car sharing. Le possibilità non mancano: ora basta metterci la faccia. Come hanno fatto, per l’appunto, questi quattro sindaci.