La catena umana che in Polonia si è opposta all'apertura di 6 miniere
Inquinamento

Una catena umana contro le nuove miniere

OTTO CHILOMETRI DI PERSONE. Prima di tutto, un dato curioso: per fare una catena di umana di 8 chilometri servono 7.500 persone. Cosa poteva attirare una tale mole di gente se non la difesa dell’ambiente? Tutte queste mani si sono infatti unite dalla città tedesca di Kerkwitz fino a Grabice, in Polonia, per protestare contro il progetto di una miniera di lignite. Per l’esattezza, la più grande miniera di lignite a cielo aperto d’Europa. La manifestazione pacifica è stata organizzata dagli enti locali con l’appoggio di Greenpeace, ed ha coinvolto attivisti di 27 paesi diversi.

MINIERE DA DUE MILIARDI DI TONNELLATE DI CO2. L’enorme partecipazione dimostra quanto sia forte la preoccupazione per i due miliardi di tonnellate di anidride carbonica che verrebbero prodotti da una simile miniera. Nemmeno il fiume Neisse ha interrotto la catena umana: molte persone hanno garantito la continuità entrando direttamente nell’acqua. Il tutto per combattere i progetti delle aziende Vattenfall e PGE, intenzionate a costruire sei nuove miniere nella regione della Lusazia. Oltre agli evidenti danni ambientali, la messa in opera di tale miniere comporterebbe la distruzione di oltre 20 villaggi, con il conseguente trasferimento forzato di circa 6.000 persone.