Un impianto di dissalazione negli Emirati Arabi (foto: wikipedia)
Solare

Il dissalatore fotovoltaico che produce 7.950 litri di acqua dolce in 24h

COME FUNZIONA IL DISSALATORE. Uno dei più gravosi problemi che affliggono tanti Paesi nel mondo è la mancanza d’acqua dolce. Esistono già molti sistemi per dissalare l’acqua marina e renderla potabile, ma tutti si sono rivelati molto costosi e per questo difficili da impiegare in situazioni di povertà. Il Massachusetts Institute of Technology ha invece creato un dissalatore fotovoltaico a basso costo ed eco-sostenibile, capace di trasformare il 90% dell’acqua salata in acqua potabile, attraverso un nuovo metodo. Amos Winter del MIT ha spiegato il suo funzionamento: «I pannelli solari ricaricano le batterie che alimentano una macchina per l’elettrodialisi che funziona facendo passare l’acqua tra due elettrodi con carica opposta: poiché il sale disciolto in acqua consiste in ioni positivi e negativi, gli elettrodi tirano fuori gli ioni dall’acqua, lasciando quella dolce al centro del flusso. Una serie di membrane poi separano l’acqua dolce da quella salata, mentre raggi ultravioletti la disinfettano».

UNA SPERANZA PER IL FUTURO. Il dissalatore fotovoltaico ha vinto il premio “Desal 2015” dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti. Ben 140.000 dollari, a riconoscimento delle validità del progetto per il miglioramento del rapporto tra costo ed efficienza energetica nella dissalazione eco-sostenibile. Spiega ancora Winter: «Elettrodialisi e osmosi inversa (che trasforma il 40/60% in acqua potabile) utilizzano membrane, che nell’elettrodialisi sono esposte a bassa pressione per cui si può cancellare l’accumulo di sale invertendo la polarità elettrica. Così le membrane seppur costose durano più a lungo richiedendo meno manutenzione».
Grazie al ricavato del premio ricevuto il team di ricerca svilupperà ulteriormente il progetto e a breve sarà possibile in 24 ore eliminare il sale da 7.950 litri di acqua.