Derek Muller, l'autore del documentario, in un fotogramma del video
Inquinamento

I luoghi più radioattivi del mondo

DEREK MULLER. L’intero genere umano evita queste zone, tendendosene il più possibile alla larga. Invece lui li ha visitati uno ad uno, armato di mascherina e di contatore Geiger. Stiamo parlando di Derek Muller, un giornalista scientifico che ha deciso di girare un videoreportage nei luoghi più radioattivi del mondo: da Hiroshima a Chernobyl, passando per lo studio di Marie Curie, fino a Fukushima.

LE RADIAZIONI DI UNA BANANA. Il punto di partenza del documentario The most radioactive places on Earth, disponibile su YouTube, sono le banane. Certo, sembra strano: ma Derek Muller ha voluto partire da questi frutti per spiegare cosa sono concretamente le radiazioni. Le radiazioni ionizzanti sono ovunque: la Terra, l’atmosfera, noi stessi emaniamo radiazioni. L’unità di misura delle radiazioni ionizzanti è il Sievert; una breve esposizione ad una radiazione pari o maggiore a 2 Sieverts significa morte sicura. D’altro canto, mangiando una normale banana, ci esponiamo ad una dose di circa 0,1 Microsieverts.

DAVANTI AL REATTORE DI CHERNOBYL. Una volta spiegato attraverso l’esempio della banana le soglie di pericolo delle radiazioni, il documentario di Derek Muller inizia a mostrare al pubblico alcuni dei luoghi maggiormente radioattivi del mondo. Ma in certi casi le cifre sono sorprendenti: paradossalmente, in alcuni luoghi ci si aspetterebbe una quantità di radiazioni ben più alta di quella rivelata, e viceversa. Un’ora passata davanti al famigerato reattore numero 4 di Chernobyl, per esempio, equivale ‘solamente’ a 5 Microsieverts, ovvero ad un cinquantina di banane. Questi dati relativamente bassi sono da ricondurre alla bonifica dell’area intorno al reattore, dalla quale sono stati asportati tutti gli strati più superficiali del terreno.

LA RADIOATTIVITÀ DEL FUMATORE. Quello che Derek Muller e il suo contatore Geiger vogliono mostrare allo spettatore è che determinati luoghi o comportamenti possono essere effettivamente più pericolosi del reattore di Chernobyl. Per esempio, viaggiando da un luogo all’altro per realizzare il documentario, Muller ha notato che stando sugli aerei ci si ritrova esposti a radiazioni fino a 30 volte maggiori rispetto a quelle presenti sulla superficie terrestre. Ma quelli che ricevono le dosi più massicce di radiazioni nella propria vita quotidiana sono i fumatori: un tabagista accanito può infatti arrivare ad esporsi ad oltre 160 mila Microsieverts in un anno.