Etica nelle proteine animali: breve guida al consumo di carne consapevole
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Etica nelle proteine animali: breve guida al consumo di carne consapevole

L’inquinamento ambientale generato dal ciclo della carne è un fatto assodato. Si parte negli allevamenti per finire sulla tavola, producendo almeno il 20% delle sostanze inquinanti totali. Le emissioni principali sono proprio quelle degli animali, specialmente del bestiame bovino. Il trasporto della carne su ruota aumenta ancora il livello delle emissioni che proseguono nei banchi frigo altamente inquinanti dei supermercati. Seguendo la scia della carne, è impossibile non parlare anche degli sprechi idrici che l’allevamento implica e l’utilizzo frequente di antibiotici per rendere il bestiame più resistente. Si è parlato spesso di proteine alternative come la contromossa per limitare i consumi di carne, offrendo un’alternativa che sia in tutto e per tutto identica alla carne stessa. Abbiamo anche visto come i finanziamenti a questo settore siano in fortissima ascesa, specialmente da parte di star e personaggi noti. Oggi, invece, affronteremo il discorso sull’etica nelle proteine animali: come, in sostanza, un consumo più ragionato e consapevole di carne potrebbe far abbassare le emissioni inquinanti e preservare il pianeta.

Nutrirsi di insetti: una scelta etica e sostenibile

Il dibattito sull’etica nelle proteine animali è particolarmente vivo in Australia, Continente smisurato e ricco di specie animali. Qui, Skye Blackburn ha aperto circa 10 anni fa il primo Edible Bug Shop, store online per la vendita di alimenti a base di insetti, direttamente allevati in loco. L’idea le è venuta a seguito di un viaggio in Tailandia, paese in cui tale pratica è culturalmente accettata e diffusa. Ma ciò che non convinceva Skye era proprio il sapore di questo cibo, troppo speziato ed oleoso. Tornando in Australia, ha deciso di combinare il proprio background con la nuova scoperta culinaria e creare qualcosa di speciale. Sono tanti i prodotti al momento in commercio e anche i clienti crescono giorno dopo giorno. Secondo Skye, fra le cause di questo trend, c’è una maggiore consapevolezza dei consumatori sui pericoli per l’ambiente derivanti dal consumo di carne bovina. Ma non è solo una questione di educazione ed etica. Cibarsi di insetti risulta, infatti, decisamente più salutare perché garantisce una dieta completa, ricca di vitamine e proteine. Inoltre, gli insetti non devono necessariamente andare a sostituire la carne ma possono integrarne il consumo all’interno di un piano alimentare sano.

Etica nelle proteine animali: nutrirsi di ciò che è realmente necessario

Parlando di etica alimentare, viene facile pensare che ciò di cui ci nutriamo, in larga misura, non sia necessario. Vivremmo lo stesso con un po’ meno carne, questo è certo. Il nostro comportamento carnivoro, quindi, non è tanto dettato da una spinta verso la sopravvivenza quanto, piuttosto, da criteri legati al gusto. Mossa da tale consapevolezza, la scrittrice inglese Louise Gray ha trascorso 18 mesi della propria vita a mangiare insetti e animali da lei uccisi o trovati già morti. In inglese definiti roadkill, parliamo letteralmente di animali investiti dalle macchine ma, in senso lato, si fa riferimento anche a quelli che muoiono all’interno del ciclo alimentare naturale. Trascorsi questi 18 mesi imparando a cacciare e cucinare carne che non arrivasse dai banchi del supermercato, Louise Gray ha pubblicato il libro The Ethical Carnivore (Il carnivoro etico), per raccontare la propria esperienza ed i risultati di tale percorso. Riacquistando un rapporto necessario con la natura, l’autrice dimostra che lo sforzo di procurarsi il cibo con le proprie mani paga in termini etici e offre un’alternativa consapevole ai consumi derivanti da allevamenti intensivi ed altamente inquinanti.

L’Onnivoro morale e i benefici che apporta all’ambiente

La scrittrice ed ecologista australiana Jackie French si autodefinisce nel suo blog moral omnivore, mostrando un approccio molto simile a quello del carnivoro etico di Louise Gray. Se deve nutrirsi di carne, lo fa in un modo consapevole, optando per i roadkill o la caccia. Preferisce animali che siano dannosi per l’ecosistema perché troppo numerosi: è il caso dei conigli, ad esempio. Inoltre, rifiuta categoricamente il bestiame d’allevamento perché responsabile dell’inquinamento ambientale. Infine, dichiara che gli animali di cui si nutre l’onnivoro morale non devono essere uccisi provocando loro dolore o paura. Si tratta di un approccio all’etica nelle proteine animali molto simile a quello di Skye Blackburn e della sua fattoria d’insetti. Qui, infatti, una volta allevati, vengono congelati, regalando loro una morte gentile. È difficile dire se sia più etico nutrirsi di animali già morti oppure farlo con insetti allevati. Su una cosa, però, siamo tutti d’accordo: la dieta a base di insetti è più sana e sicura. Parliamo di un allevamento controllato con rigore e di un prodotto pieno di sostanze nutritive. Cibarsi di animali già morti, invece, richiede un approccio completamente diverso e, soprattutto, una conoscenza approfondita della materia, onde evitare rischi considerevoli per la salute.