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Benessere green

Farina di lupini: perché fa bene?

Gli usi della farina di lupini

La pianta dei lupini appartenente alla famiglia delle leguminose è originaria dell’area mediterranea e del sud America, e le prime tracce di questi semi sono state trovate nelle piramide egizie. 100 g di lupini sono composti per il 10% circa da acqua, il 40% da carboidrati, il 38% da proteine, per tale ragione sono un alimento che può essere usato per sostituire la carne in una dieta vegana. Sono inoltre ricchi di fibre e acidi grassi essenziali come gli Omega 3 e Omega 6, indispensabili per la salute. Solo fino a pochi anni fa i lupini quasi sempre venivano usati per i mangimi animali o come snack, ma stanno cominciando a essere riscoperti poiché sono privi di glutine. La farina si ottiene dalla macinazione dei semi essiccati e leggermente tostati e viene usata per la preparazione di prodotti da forno, sia dolci che salati. Com essa si può anche fare la pizza, o usarla per panature, per addensare zuppe e minestre, per compattare gli impasti di carne macinata o degli hamburger, e per preparare la pasta fresca. La farina di lupini possiede alcune proprietà terapeutiche, in particolare quella vermifuga e antielminitica.

Alcune controindicazioni

Se si desiderano includere nella propria dieta i lupi, è necessario sapere che contengono alcuni alcaloidi e certi composti antinutrizionali non buoni per l’organismo, ma che sono comunque termolabili, ragion per cui dopo la cottura non c’è più alcun pericolo. Se tali sostanze non vengono rimosse bene i lupini avranno un gusto amaro, per questo anche nella produzione di farina dopo la bollitura dei semi, avviene una deamarificazione, per rendere il gusto più amabile. Oltre alle proteine, la farina ha anche una spiccata funzione energetica, in quanto è priva di carboidrati complessi come l’amido. Per quanto riguarda le fibre, come in tutte le altre farine di legumi, sono abbondanti.