L'assessore ai lavori di pubblici del Comune di Roma Paolo Masini il giorno dell'inaugurazione dell'impianto
Urbanistica

Le fontanelle di Roma diventano hi-tech

ACQUA PUBBLICA DI QUALITÀ. Una delle caratteristiche di Roma sono le sue fontane, da quelle storiche a quelle più piccole che nei secoli hanno dissetato un’enorme quantità di cittadini e di turisti. Da oggi, grazie alla municipalizzata Aceale fontanelle diventano hi-tech, trasformandosi in veri e propri distributori gratuiti d’acqua. Le casette di rifornimento, che non hanno ancora un nome, per ora sono dei prototipi installati solo accanto alla sede dell’Acea. La stessa azienda ha indetto un concorso sul proprio sito, aperto a tutti i cittadini che sono invitati a indicare un nome. Sono composti da un’unità di disinfezione a raggi ultravioletti, da un sistema refrigerante e da un impianto additivante di anidride carbonica, in grado di erogare acqua minerale sia liscia che gassata ad una temperatura di circa 9°C. L’acqua, come per le classiche fontanelle, è quella pubblica sottoposta a un processo di igienizzazione mediante microfiltrazione.

UN RISPARMIO ECOLOGICO ED ECONOMICO. Il servizio, oltre alla distribuzione dell’acqua, permette la ricarica di smartphone e tablet tramite porte USB e, grazie a un display, si potrà persino controllare il meteo. Il programma di Acea prevede che in tutta la capitale siano istallati almeno 100 erogatori, che costituiranno un bel risparmio sia economico, sia in termini di sostenibilità. Se si stima un consumo medio giornaliero per abitante di almeno un litro d’acqua, una famiglia di quattro persone che utilizzi le nuove fontane, potrebbe risparmiare tra i 280 ed i 340 euro all’anno. I vantaggi sono anche di tipo ambientale poiché l’erogazione di circa sessantamila litri di acqua pubblica consentirebbe un risparmio di 1800 tonnellate di bottiglie di plastica ed eviterebbe l’emissione di 5000 tonnellate di CO2 prodotte tra imbottigliamento, trasporto e smaltimento.