Genziana
Piante

Genziana: proprietà, uso, controindicazioni

La genziana è un genere di piante che comprende oltre 400 specie dalle caratteristiche molto diverse. Le più note ed utilizzate a scopo ornamentale sono la genzianella, la genziana di Koch e di Clusio, dotate di vivaci fiori violetti. In fitoterapia si utilizza invece la genziana dai fiori gialli, detta anche Genziana maggiore (Gentiana lutea). Le proprietà benefiche della genziana sono note fin dall’antichità, tanto che il nome del fiore sembra derivare da Genzio, re dell’Illiria del II secolo avanti Cristo che ne scoprì per primo le proprietà. Anche i Romani conoscevano bene le proprietà della pianta, che utilizzavano per curare disturbi intestinali e contro i vermi. Questa pianta dai fiori gialli cresce spontaneamente anche in Italia, soprattutto nei prati di montagna, anche se non è molto diffusa. La sua raccolta è severamente vietata perchè si tratta di una specie protetta. Le piante che si trovano in commercio e vengono utilizzate in fitoterapia derivano da varietà coltivate. I principi attivi si concentrano soprattutto nelle radici, che si usano solo dopo essiccatura. La radice fresca infatti ha un sapore molto amaro ed è tossica e velenosa, per cui è assolutamente sconsigliato mangiarla o utilizzarla in alcun modo. Con la radice di genziana essiccata invece si preparano estratti, tinture ed infusioni.

Proprietà della radice di genziana

Questa pianta ha proprietà utili per la digestione e può essere assunta, sotto forma di infuso, sia prima che dopo i pasti per favorire la digestione. Aiuta infatti contro i problemi di stomaco ed intestino, ha un effetto antiparassitario, elimina i vermi e protegge dalle infezioni ed infiammazioni soprattutto dell’apparato digerente. Spesso, proprio per le sue proprietà, è consigliata dopo una convalescenza per aiutare il corpo a riprendersi ed ha proprieà toniche. In particolare la radice di questa pianta si utilizza in decotti o infusi alcolici. La genziana è anche antipiretica, cioè tiene sotto controllo la temperatura corporea evitando l’insorgere della febbre. Si tratta anche di un antinfiammatorio estremamente efficace. Proprio a causa dell’alta concentrazione dei suoi principi attivi è meglio utilizzare la genziana e i suoi infusi con moderazione. In caso di disturbi o se insorgono sintomi di ogni tipo è sempre opportuno rivolgersi ad un medico. La genziana viene utilizzata come cicatrizzante e permette una guarigione più rapida di ferite e abrasioni di vario genere, attraverso impacchi o tintura madre. Quest’ultima si usa anche per riassorbire cicatrici e curare diversi tipi di dermatiti. Visto che aiuta il sistema digerente, questa pianta è utile anche contro l’inappetenza e l’anemia. In commercio si trovano infusi pronti a base di genziana, in molti casi abbinata ad altre piante officinali. Alcuni principi attivi della genziana vengono utilizzati anche a livello industriale per produrre farmaci contro la malaria. Con la genziana si prepara anche un amaro dalle proprietà digestive.

Controindicazioni


La radice di genziana fresca è tossica e non va assolutamente nè ingerita nè utilizzata in alcun modo. Anche quella essiccata, a causa dell’alta concentrazione di alcuni principi attivi, è sconsigliata a chi soffre di ulcere gastriche, cancro allo stomaco e pressione alta. In ogni caso è sempre bene consultare un medico prima di affidarsi a preparazioni fai da te. L’utilizzo della radice di genziana è altamente sconsigliato per le donne incinte o durante il periodo di allattamento, perchè può ridurre la montata lattea. Durante la gestazione poi può indurre vomito, rendendo ancora più fastidiose le nausee mattutine del primo trimestre. Alte dosi di genziana possono causare mal di testa e spasmi. Si consiglia sempre di attenersi alle dosi consigliate. I preparati a base di questa pianta andrebbero utilizzati solo dagli adulti e sono altamente sconsigliati per i bambini, se non su indicazione di un medico.