Iperico
Piante

Iperico: proprietà e usi

Il nome scientifico dell’iperico è Hypericum perforatum, è una pianta facente parte della famiglia delle Hypericaceae (Guttiferae) ed è originaria dell’Asia Occidentale, Nord Africa ed Europa.

Bisogna però puntualizzare che essa, dato che si è diffusa nella maggior parte del mondo, può essere definita ubiquitaria.

Parlando invece dell’aspetto estetico, questo arbusto alto dai venti agli ottanta centimetri, presenta una particolarità: se si mette controluce una foglia, la suddetta pare forata, ma quelli che sembrano dei forellini minuscoli sono in realtà delle vescicole traslucide che contengono l’iperforina, ovvero un olio essenziale.

Le foglie presentano invece una forma ellittica e nelle parti rigate è possibile individuare dei puntini scuri posizionati sui bordi, i quali contengono l’ipericina, un altro olio di colore rosso vivo.

I fiori sono composti da cinque petali giallo dorato.

L’iperico è anche conosciuto con gli appellativi di Erba di San Giovanni oppure sangue del santo, in quanto, se si sfregano i petali, le dita si macchiano di rosso.

Parti utilizzate dell’iperico

Dell’iperico vengono utilizzati i fiori freschi separati dalle infiorescenze, l’intera pianta fresca in fiore, le parti aeree raccolte durante la fioritura e i boccioli.

La droga è invece costituita dalle parti superiori dei fiori essiccati.

Iperico: la pianta protettrice

In passato si credeva che portare un fiore di iperico all’occhiello durante la notte del 24 giugno (festa di San Giovanni), aiutasse a proteggere dai malefici delle streghe.

Elementi chimici dell’iperico

L’iperico è composto dalle seguenti sostanze chimiche:

– xantoni;

– flavonoidi (rutina, isoquercitrina e iperoside);

– iperforina;

– diantrachinoni (pseudoipericina e ipericina);

– derivati dell’acido caffeico, compreso l’acido clorogenico;

– tannini catechinici;

– olio essenziale;

– procianidine.

Utilizzo dell’iperico in erboristeria

Nel campo erboristico, dell’iperico viene utilizzato il suo estratto secco, al quale vengono attribuite proprietà antidepressive, tanto da essere uno degli ingredienti di un farmaco chiamato Nervaxon®.

L’olio di questa pianta, ricavato tramite macerazione in olio vegetale, offre invece attività cicatrizzanti e antinfiammatorie.

Utilizzo dell’iperico in omeopatia e nella medicina popolare

L’omeopatia e la medicina popolare sfrutta l’iperico per trattare diversi disturbi, basti pensare ad asma, bronchite, problematiche alla cistifellea, problemi respiratori, parassitosi (specie le infestazioni da vermi), diarrea, gastrite, reumatismi, dolori muscolari, dermatosi, tonsilliti ed enuresi notturna.

In commercio è possibile trovare creme, lozioni, capsule e infusi.

Controindicazioni e interazioni con i farmaci

Questa pianta può contrastare l’azione di numerosi tipi di farmaci, in particolar modo:

– amplificare gli effetti dei medicinali volti a contrastare la depressione, specie IMAO e SSRI, favorendo la manifestazione di tachicardia, diarrea, rigidità, tremori, brividi, ipertermia, turbe della pressione arteriosa, ipomania, confusione mentale e agitazione;

– interferire sulla farmaco cinetica di alcuni medicinali come digossina, teofillina, immunodepressori (tacrolimus, sirolimus e ciclosporina), anticoagulati da assumere per via orale, antivirali, anti tumorali, steroidi, ipoglicemizzanti orali, antiaginosi, antipertensivi, beta bloccanti, antiaritmici e antibiotici.

Effetti collaterali

Per quanto riguarda gli effetti collaterali dell’iperico, è doveroso segnalare possibili manifestazioni di eritemi cutanei a seguito dell’esposizione ai raggi ultravioletti, in quanto dotato di proprietà foto sensibilizzanti.

Questa pianta deve pertanto essere assunta con molta cautela, anche perché vi sono altre controindicazioni come irrequietezza, ipomania, mania, ansia, crisi ipertensive, disturbi gastrointestinali dovuti alla presenza di tannini, mal di testa, leggero incremento dei livelli di TSH, sensazione di affaticamento, aumento nella frequenza di minzione.

Non assumere prodotti a base di iperico in caso di gravidanza e allattamento.