Iperico
Piante

Iperico: quali sono le proprietà

L’iperico (nome scientifico: Hypericum Perforatum), noto anche col l’appellativo di “Erba di san Giovanni”, è una pianta erbacea perenne con fusto molto ramificato e lignificato alla base, le cui foglie piccole e allungate sono dotate di numerose ghiandole.

Se osservate in controluce, le lamine fogliari mostrano tantissimi forellini (da cui deriva il suo nome “perforatum”), corrispondenti appunto alle zone secretrici.

I grandi fiori, di colore giallo dorato, hanno petali punteggiati di nero, dove è presente un pigmento scuro.

I frutti, che hanno la forma di capsule ovali, contengono pochi semi.

Conosciuto e utilizzato fin dall’antichità, questo vegetale veniva considerato un’erba magica, capace di tenere lontano gli spiriti maligni e di proteggere il bestiame dalle malattie.

Pertanto i contadini erano soliti aggiungere al mangime una certa quantità di fiori secchi sminuzzati.

Tuttavia la presenza di pigmenti fotosensibilizzanti in tutte le parti della pianta può provocare danni cutanei ad animali dal mantello bianco, che assume progressivamente una colorazione scura a macchie.

Proprietà dell’iperico

Le proprietà officinali dell’iperico dipendono dai principi attivi in esso contenuti, che sono:

• flavonoidi

tra cui soprattutto rutina, iperoside e isoquercitina;

• ipericina e pseudo-ipericina;

• iperfotina;

• xantoni;

• idrocarburi alifatici;

• procianidine;

• tannini catechinici;

• acido clorogenico;

• derivati dell’acido caffeico.

Le proprietà dell’iperico sono collegate al suo impiego, che può essere per via orale (come ansiolitico e antidepressivo) oppure per via topica (come cicatrizzante e antinfiammatorio).

Impieghi sistemici dell’iperico

In seguito a numerose ricerche farmacologiche, a questa pianta sono state attribuite proprietà terapeutiche sovrapponibili a quelle degli antidepressivi di sintesi, ma senza i loro effetti collaterali.

Dopo l’assunzione di adeguati dosaggi di iperico, nell’organismo si verifica una quasi immediata attivazione dei recettori che legano le benzodiazepine, con effetti sedativi, rilassanti e di miglioramento sul tono dell’umore.

Per quanto riguarda l’azione antidepressiva, questo fitocomplesso agisce inibendo il reuptake di noradrenalina, uno dei principali neuromediatori responsabili delle condizioni psico-emotive.

L’iperico inoltre inibisce le funzioni dei recettori di dopamina, serotonina e GABA (acido γ-amino-butirrico), grazie all’attività sinergica di ipericina, iperfotina, rutina e amentoflavone.

Se assunti per via orale, i rimedi a base di iperico sono efficaci anche come antibatterici (soprattutto contro gli stafilococchi) e antitumorali (in particolare nei confronti di neoplasie del colon retto)

Impieghi topici dell’iperico

I preparati formulati con olio di iperico, ottenuto per macerazione in solventi grassi vegetali, sono utilissimi per velocizzare i processi di cicatrizzazione in quanto stimolano la rigenerazione dello strato germinativo epiteliale.

Nello stesso tempo l’ipericina svolge un’azione antinfiammatoria che favorisce la guarigione di piccole ferite, ustioni e ulcere di vario genere.

Il meccanismo d’azione di tali preparati agisce inibendo il rilascio di acido arachidonico, un composto direttamente coinvolto nella genesi delle flogosi.

Effetti collaterali e controindicazioni dell’iperico

Pur essendo un vegetale dotato di un’ottima compatibilità biologica, che pertanto rispetta le esigenze metaboliche dell’organismo, l’iperico presenta alcune controindicazioni, legate principalmente al sovra dosaggio.

La sua assunzione è sconsigliata nei seguenti casi:

• gravidanza e allattamento;

• pazienti ipertesi;

• pazienti sottoposti a terapie farmacologiche,

con anticoagulanti orali, anti-convulsivanti, teofillina e digitossina, antitumorali, corticosteroidi, ipoglicemizzanti orali, alcuni antibiotici, antiaritmici e β-bloccanti;

• disturbi tiroidei;

• gravi disturbi psichici.

Per evitare qualsiasi reazione avversa è necessario incominciare la terapia con dosaggi minimi, da aumentare gradatamente, osservando la soggettiva reattività della persona.

Bisogna inoltre rispettare la posologia indicata sui prodotti utilizzati per non incorrere nel rischio di effetti collaterali, che potrebbero provocare irrequietezza, nervosismo, insonnia, emicrania, affaticamento muscolare e aumento della frequenza della minzione.

Gli effetti avversi sono comunque eliminabili interrompendo l’assunzione dei rimedi.