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Solare

La crescita del segmento domestico del fotovoltaico italiano

Il fotovoltaico domestico prosegue la sua corsa in Italia, spinta dagli obiettivi di generazione da fonte rinnovabili fissati a livello sia europeo sia nazionale per favorire la transizione energetica nel prossimo decennio.

La meta che il nostro Paese si prefigge è ambiziosa: il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima), pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico a gennaio, ha alzato ulteriormente gli obiettivi al 2030, puntando a soddisfare per tale data il 30% dei consumi energetici finali lordi totali da fonte rinnovabile. Per i soli consumi di energia elettrica l’asticella è ancora più alta: almeno il 55% del totale dovrà provenire da fonti sostenibili entro i prossimi dieci anni.

Il settore solare finora è riuscito a proseguire nel trend di crescita della nuova capacità installata: nel 2019, secondo il più recente Rapporto statistico sul Solare fotovoltaico del GSE, sono stati installati 750 MW di nuova capacità fotovoltaica, sfiorando il raddoppio sul 2018, grazie a oltre 58.000 nuove installazioni, che hanno portato porta la capacità fotovoltaica nazionale a 20.865 MW per un numero di impianti totali superiore agli 880.000. Grazie anche a questo aumento di nuova capacità, il solare fotovoltaico italiano nel 2019 ha quindi prodotto 23.689 GWh di energia, in aumento del 4,6% sul 2018.

A dare ulteriore spinta a questo trend, nel segmento domestico, è giunto lo scorso anno il Superbonus, l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.  

Per poter usufruire del Superbonus per l’installazione di un impianto fotovoltaico è necessario tuttavia che l’intervento rispetti alcuni criteri: deve essere di potenza inferiore ai 20kW e collocato su un edificio e deve essere abbinato a uno dei tre interventi principali previsti dal decreto. Questi ultimi consistono nell’isolamento delle superfici opache degli edifici, nella sostituzione dell’impianto di riscaldamento con soluzioni più efficienti o negli interventi antisismici. La combinazione degli interventi deve inoltre migliorare l’efficienza dell’edificio di almeno due classi energetiche.

Il momento è dunque propizio per i consumatori interessati a diventare prosumer, installando impianti fotovoltaici per autoprodurre energia pulita da consumare ed eventualmente vendere anche sulla rete elettrica.  E.ON, uno dei principali operatori energetici in Italia, propone un’offerta fotovoltaico per poter accedere alle agevolazioni e che vedono l’azienda farsi carico di ogni aspetto del processo di installazione, dalla burocrazia alla fornitura dei pannelli fotovoltaici.