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Londra inquinamento, Kahn introduce una nuova tassa per le auto. E le altre città cosa stanno facendo?

Londra inquinamento killer

Le aspettative intorno all’elezione del nuovo sindaco di Londra, Sadiq Khan, sono molte. Fra le misure attese ci sono quelle per risolvere il problema dell’inquinamento che, soltanto nella capitale britannica, uccide ogni anno, stando alle ultime stime, più di 9mila persone. Le prime dichiarazioni in merito del primo cittadino non si sono fatte attendere.

“Sono stato eletto con un mandato chiaro per ripulire l’aria di Londra, la più grande sfida ambientale”, ha riferito Kahn. “La mia intenzione è di agire prima che si verifichi un’altra emergenza, con misure forti ed audaci”.

Il nuovo sindaco annuncia due misure anti-inquinamento

Le misure di cui Kahn parla sono al momento due. A partire dal prossimo anno i veicoli a motore più inquinanti dovranno pagare una tariffa per entrare nel centro della capitale. La nuova tassa, chiamata “T-Charge“, andrà ad aggiungersi alla Congestion Charge, e verrà applicata all’interno della stessa area, la Congestion Charging Zone (CCZ). L’addebito sarà calcolato automaticamente, utilizzando il sistema di telecamere già in uso per la Congestion Charge.
La seconda iniziativa annunciata riguarda invece la modifica dei confini dell’Ultra Low Emission Zone (ULEZ), un’area del centro nella quale i veicoli che non rispettano determinati standard anti-inquinamento potranno entrare solo pagando un costo di £12.50. Il neo-sindaco ha dichiarato di voler allargare la zona- che attualmente riguarda soltanto le aree più centrali (da Green Park a Liverpool Street Station e da Bloomsbury a Waterloo)- in modo significativo e di volerne anticipare l’ingresso in vigore, che era previsto per settembre 2020.

In Europa come si combatte l’inquinamento?

Se Londra cerca di recuperare in poche mosse il tempo perso, negli altri paesi europei cosa si sta facendo per calmierare il problema dell’inquinamento? Una ‘fotografia’ chiara e concisa è stata scattata poche settimane fa in un articolo del The Guardian, a firma John Vidal, che riassume in poche righe le principali misure messe in atto in alcune fra le principali città al mondo. Noi ci soffermiamo su quelle europee.

Parigi

Parigi vieta la circolazione delle auto in molti quartieri centrali durante i fine settimana, impone le targhe alterne, rende il trasporto pubblico gratuito durante i grandi eventi e favorisce i programmi di bike e auto-sharing. Un lungo tratto della riva destra della Senna è ora esclusivamente pedonale e per un giorno al mese c’è il divieto di circolazione delle auto anche sugli Champs-Elysées.

Paesi Bassi

La misura più forte e coraggiosa riguarda l’Olanda, dove è stata proposta la messa al bando delle tradizionali auto a benzina e gasolio a partire dal 2025, in favore di quelle elettriche. Oltre a questa misura, in generale i Paesi Bassi incentivano l’utilizzo della bicicletta, il mezzo più utilizzato da tutti gli abitanti.

Friburgo

Friburgo, in Germania, ha 500 km di piste ciclabili, tram e un sistema di trasporto pubblico efficiente ed economico. In uno dei quartieri più centrali, Vauban, c’è addirittura il divieto, per i residenti, di parcheggiare le auto nelle vicinanze delle abitazioni. Per incentivare chi rinuncia all’utilizzo dell’auto vengono offerti trasporti pubblici gratuiti, ampi spazi per le biciclette e anche prezzi molto più bassi per gli immobili.

Copenhagen

Copenaghen è una delle città al mondo che incentiva di più l’utilizzo delle biciclette. E secondo alcuni dati recenti infatti il numero delle biciclette supera di gran lunga quello delle persone. La città ha calcolato che per ogni miglio percorso in bicicletta lo stato ci guadagna 0,42 centesimi di dollari, mentre lo stesso percorso in auto fa perdere alle casse 0,20 centesimi di dollari. Ecco che la capitale danese ha molte aree chiuse al traffico e pullula invece di piste ciclabili.

Oslo

Oslo prevede di dimezzare le emissioni inquinanti entro il 2020 e per farlo ha proposto una serie di misure: l’ampliamento della zona pedonale, la costruzione di 40 miglia di nuove piste ciclabili, una nuova tassa per gli automobilisti e la rimozione di molti parcheggi.

Helsinki

La capitale finlandese prevede di ridurre drasticamente il numero di automobili, investendo nel miglioramento dei trasporti pubblici, aumentando il costo dei parcheggi, favorendo l’utilizzo delle biciclette e convertendo alcuni tratti stradali a zone pedonali. L’idea è quella di rendere il trasporto pubblico così efficiente da non far sentire agli abitanti la necessità delle auto.

Zurigo

Zurigo ha ridotto considerevolmente il numero dei parcheggi, ha messo in atto misure molto più stringenti per la circolazione delle auto nel centro e sta investendo in percorsi pedonali e piste ciclabili. Il risultato è stato evidente: gli ingorghi negli ultimi tempi si sono notevolmente ridotti e il livello di inquinamento è sceso.