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Urbanistica

NYC Street Tree Map, quanto ci fa risparmiare un albero?

I benefici del verde sono ormai ampiamente noti. Piantare alberi in città significa contribuire all’assorbimento delle emissioni nocive e al rendere l’aria più respirabile, all’abbassamento delle temperature e quindi all’attenuamento del fenomeno della cosiddetta isola di calore e vanno considerati anche i vantaggi in termini di benessere psicologico, perché il verde ha degli effetti calmanti e riconcilianti. Tutto questo in linea molto teorica. Ma come si possono stabilire con certezza i benefici apportati dal singolo arbusto?

TreesCount!, il censimento degli alberi in città

La città di New York sta cercando di dimostrare che ottenere questi dati è possibile, grazie alla moderna tecnologia e a strumenti interattivi. Negli ultimi anni la Grande Mela ha investito molto in programmi, gestiti dal Department of Parks & Recreation (NYC Parks), che hanno come obiettivo il voler rendere gli abitanti più consapevoli dell’importanza di conoscere e di prendersi cura del proprio ambiente urbano. Fra questi vi è TreesCount! che nel 2015 ha riunito circa 2300 volontari impegnati in un’opera di vera o propria mappatura del patrimonio arboreo della città.

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NYC Street Tree Map: mappare le specie arboreee

Per mesi i cittadini hanno camminato per i cinque distretti metropolitani accompagnati da esperti del settore con cui hanno contato gli alberi (sono 685.781), li hanno suddivisi in base alla specie di appartenenza, ne hanno analizzato le caratteristiche e soprattutto lo stato di salute, evidenziando i casi in cui vi era la necessità di cure. Tutti questi dati sono stati raccolti e resi disponibili nella New York City Street Tree Map, uno strumento interattivo che consente di visualizzare il numero totale delle specie, scoprire quali sono più diffuse in un quartiere, sapere se sono previste delle opere manutentive e via dicendo.

Conoscere i benefici ambientali ed economici del singolo albero

Il contributo più interessante è però un altro. Grazie a questo importante lavoro di mappatura a ciascun albero è stato assegnato un numero ID e un colore che indica la specie. Cliccando sul singolo albero è possibile non solo conoscerne l’esatta posizione (lo si può anche vedere con Google Street View) e le caratteristiche in termini di tipologia, forma del fogliame e diametro del tronco, ma è stata creata una sezione specifica che ne analizza i benefici ambientali, tradotti anche in termini economici. 

Ciò significa che quando si sceglie un albero sulla mappa è possibile sapere la quantità di acqua piovana che trattiene ogni anno (espressa in litri), la quantità di sostanze inquinanti rimosse, il livello di anidride carbonica ridotto. E tutti questi dati vengono poi stimati in un risparmio economico.
Nel caso dell’albero dell’immagine sottostante, ad esempio, i benefici ambientali si sono tradotti in vantaggi economici pari a un risparmio di 500 USD all’anno.

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Coinvolgere i cittadini nella cura del verde

La mappa consente inoltre agli utenti registrati di richiedere la manutenzione di un albero o di prenotarsi personalmente per un intervento e poi riportarlo. L’iniziativa ha sicuramente il merito di aver coinvolto i cittadini nella presa di coscienza del proprio patrimonio verde e anche di incentivarli a prendersene cura ma è anche servita per fare un bilancio in termini numerici del verde in città.
Secondo il nuovo censimento la quantità di alberi lungo le strade di New York è aumentata del 12,5% rispetto al bilancio del 2006, secondo il quale vi erano in totale 592,131 specie. Un aumento dipeso, secondo gli analisti, anche dall’iniziativa Million TreesNYC, grazie alla quale, tra il 2007 e il 2015, sono stati piantati 164mila alberi.

Uno strumento per pianificare la piantumazione

Mappare gli alberi, spiegano i responsabili del progetto TreesCount!, significa anche rendersi conto di quali aree sono ormai sature, come Midtown e Manhattan, e quali invece hanno ancora molto spazio inutilizzato, come quelle di Astoria e del Queens. E’ uno strumento quindi che potrebbe essere utilizzato dall’amministrazione locale e dai pianificatori urbani per progettare in modo più consapevole interventi a favore del verde urbano.

E in Italia?

E in Italia invece come siamo messi? Uno strumento come il newyorkese TreesCount! è forse un baluardo ma esiste una norma, in vigore dal 2013, per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (la Legge 10/2013) che impone ai comuni di effettuare il Censimento e la classificazione degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica. E che stabilisce l’obbligo, per i comuni con più di 15mila abitanti, di piantare un albero per ogni nuovo dato. Secondo i dati relativi all’anno 2015 contenuti nel Report Ambiente Urbano dell’Istat, sono 42 le amministrazioni che hanno assolto l’obbligo. Nel 2014 erano state 31. Nella stessa direzione vanno le assegnazioni della manutenzione di aree verdi (a titolo gratuito o in forma di “baratto amministrativo” ) ad associazioni o cittadini. Ad attuarlo sono 30 amministrazioni: il 71,4,% di quelle che hanno promosso iniziative per lo sviluppo o la manutenzione di queste aree.
Lo studio rileva inoltre un fenomeno in forte crescita, soprattutto al nord: quello degli orti urbani.
Ad offrire in gestione orti urbani sono 64 capoluoghi, con un aumento del 27,3% della superficie in quattro anni, per un totale di oltre 1,6 milioni di mq. Gli orti sono disponibili in quasi tutte le città del nord, in più di due città su tre al centro (fra cui Firenze e Roma), mentre al sud sono più rari: meno di una città su cinque (a Napoli e Cagliari tra i grandi comuni).