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Inquinamento

Oleo Sponge, la spugna che cattura tutto il petrolio sversato in mare

Di disastri ambientali provocati da sversamenti di petrolio in mare ne sono successi molti negli ultimi decenni. L’ultimo risale al 2010 con l’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon che ha causato la dispersione di quasi cinque milioni di barili di petrolio nel Golfo del Messico, preceduto dal disastro avvenuto nel 1991 nel nel corso della prima Guerra del Golfo e dalla marea nera che, sempre nel ’91, interessò le coste liguri in seguito all’affondamento della nave cisterna cipriota Amoco Haven. E andando indietro nel tempo l’elenco potrebbe essere infinito. Ogni volta la storia si ripete, con la riapertura di antichi problemi mai risolti e con l’attivazione delle misure per il contenimento dei danni e per il risanamento ambientale, che richiedono degli sforzi non indifferenti, senza spesso riuscire a raggiungere i risultati sperati.

Gli attuali sistemi di risanamento ambientale non sono efficaci

Negli attuali sistemi di ripulitura l’olio sversato viene bruciato o raccolto utilizzando maglie o materiali assorbenti. Nessuna delle due tecniche risulta però vincente e risolutiva. Nel primo caso vi è un evidente ulteriore peggioramento dell’impatto ambientale e in entrambe le situazioni si agisce esclusivamente in superficie, sebbene parte degli idrocarburi rimangano intrappolati sotto le onde. Da diversi anni i ricercatori di tutto il mondo sono quindi impegnati nello sviluppo di un sistema efficace ed efficiente che riesca ad agire lungo tutta la colonna d’acqua.

Oleo Sponge, la spugna che assorbe gli idrocarburi anche in profondità

Fra i numerosi studi in corso ve ne uno portato avanti dall’Argonne National Laboratory, uno dei più importanti centri di ricerca nazionali degli Stati Uniti, che sta dando dei risultati molto incoraggianti. La soluzione al vaglio degli scienziati si chiama Oleo Sponge ed è una speciale spugna per la raccolta degli idrocarburi che, a detta degli inventori, è dotata di mille vite.

Una soluzione efficiente ed eco-compatibile

Il dato più importante è la capacità di Oleo Sponge di operare lungo l’intera colonna d’acqua, assorbendo quindi non solo il materiale che si deposita in superficie. Il risultato ottenuto è frutto di ricerche precedenti svolte dall’Argonne National Laboratory con l’obiettivo di analizzare il modo in cui una struttura complessa potesse attrarre e conservare materiali oleosi.

“Dopo numerosi tentativi ed errori- si legge nel comunicato stampa ufficiale- abbiamo trovato la giusta soluzione chimica che consente di catturare in modo efficiente gli idrocarburi, che è ecocompatibile e che può essere prodotta a basso costo”.

Poliuretano ricoperto da uno strato di ossido di metallo

Oleo Sponge è una spugna composta di una comune schiuma di poliuretano, materiale ampiamente utilizzato in vari settori proprio per le note proprietà assorbenti. Questo però non bastava, perché era necessario trovare un modo per attrarre gli idrocarburi in modo selettivo. I ricercatori hanno quindi optato per una superficie chimica ad hoc. La spugna è stata ricoperta da un sottile strato di ossido di metallo che funzione come una sorta di collante, in grado di attirare le molecole oleose, separandole dall’acqua, che vengono poi immagazzinate nella cellulosa.

Resistente, durevole e riutilizzabile quasi all’infinito

Nei test di laboratorio, Oleo Sponge si è dimostrata in grado di raccogliere in modo efficiente gasolio e petrolio greggio sia in superficie sia sotto la colonna d’acqua. E non è tutto qui. Fra le caratteristiche degne di nota della spugna c’è anche l’estrema resistenza e durabilità.

“Il materiale è estremamente robusto– ha dichiarato Seth Darling, fra i responsabili del progetto – Abbiamo eseguito decine di centinaia di prove, strizzandolo ogni volta e la spugna non si è ancora mai rovinata. La nostra Oleo Sponge offre una serie di possibilità che, per quanto ne sappiamo, sono senza precedenti”.

Allo stesso modo, anche gli idrocarburi intrappolati possono essere recuperati e riutilizzati.
Attualmente i ricercatori sono alla ricerca di investitori interessati al progetto e che vogliano scommettere su Oleo Sponge per commercializzarne la licenza.