Sacchetto di plastica
Inquinamento

Parlamento europeo: stop ai sacchetti di plastica

VIA L’80% DELLE BORSE DI PLASTICA. Il Parlamento europeo ha deciso che entro il 2019 l’uso dei sacchetti di plastica per la spesa dovrà essere tagliato dell’80%. La relazione dell’ecologista danese Margrete Auken è stata approvata con larga maggioranza (539 voti favorevoli, 51 contrari, 72 astenuti) e fissa definitivamente la posizione dell’assemblea. La proposta legislativa della Auken condanna l’enorme spreco che l’Europa fa di queste shopper: nel solo 2010 ne sono state consumate quasi 10 miliardi. Di queste, circa il 90% non è stato riutilizzato una seconda volta, finendo subito nei rifiuti. Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal gruppo dei liberal-democratici (Alde), i cittadini europei utilizzano in media 198 sacchetti in plastica leggera a testa ogni anno. Ma la distribuzione dello spreco è tutt’altro che omogenea: in Finlandia e in Danimarca si consumerebbero 4 sacchetti a testa all’anno, mentre in altri paesi, come Polonia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia, la cifra salirebbe a 466, con un impatto ambientale fortissimo.

PER UNA VOLTA L’EUROPA SEGUE L’ITALIA. Come ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, la decisione del Parlamento europeo è stata una vittoria italiana. «Sugli shopper e a difesa dell’ambiente l’Europa si allinea all’Italia, che è stata battistrada nel mettere al bando i sacchetti di plastica non biodegradabili». In Italia infatti i sacchetti inquinanti sono stati vietati già nel 2011. «Oggi il modello italiano diventa modello europeo» sottolinea Galletti «dando una mano all’ambiente e stimolando la filiera della chimica verde alla ricerca sui sacchetti di matrice organica, che rappresentano un’altra delle sfide virtuose della green economy».