piezoelettricità
Urbanistica

Piezoelettricità: dal marciapiede alla discoteca, tutto può generare energia

Se ne parla da anni, ma deve ancora arrivare qualcuno in grado di far fare a questa tecnologia quel salto che forse potrebbe meritare: parliamo dei dispositivi in grado di sfruttare la piezoelettricità. Non sapete di cosa stiamo parlando? Eppure dovreste, perché di esempi in giro per il mondo ce ne sono già parecchi. Ma è subito spiegato: prendendo bella larga, possiamo partire dal fatto che il termine ‘piezoelettricità’ deriva dal greco πιέζειν, ovvero premere, comprimere qualcosa. Come si intuisce dunque già dalla sua etimologia, con piezoelettricità si intende la capacità di alcuni tipi di cristalli di polarizzarsi e quindi creare una differenza di potenziale nel momento in cui sono soggetti ad una deformazione meccanica, come appunto può essere la compressione.

Piezoelettricità, questa sconosciuta. Oppure no?

Di modi per sfruttare la piezoelettricità ne esistono un’infinità. E di fatto questa tecnologia viene già utilizzata in moltissimi settori: si va infatti dalla sanità, che la impiega principalmente nelle sonde ecografiche, al settore della musica, con i pick-up piezoelettrici. Ma non bisogna certo pensare che questa tecnologia non sia utilizzata anche nel quotidiano. Esistono infatti oggetti del tutto comuni come batterie e orologi che sfruttano la piezoelettricità. In molti, però, hanno immaginato di sfruttare questo principio su larga scala: non più dunque su uno strumento, bensì su una superficie estesa, come una strada, una sala da ballo o una ferrovia. Pensate a quanta energia si potrebbe generare in modo del tutto sostenibile e gratuito se ogni passo delle persone in una piazza o su un marciapiede delle nostre città fosse fatto su un convertitore di questo tipo!

piezoelettricità

La discoteca di Rotterdam

Alcuni, come detto, ci hanno già pensato. Tra i primi ad impiegare la piezoelettricità su un’ampia superficie va ricordata la discoteca Off-Corso di Rotterdam, che avviò questo progetto già del 2009: qui il pavimento di quella che è diventata la prima discoteca ecologica al mondo è stato dotato delle apposite attrezzature in grado di convertire i passi – danzanti e non – dei clienti del locale in energia elettrica, la quale viene utilizzata per illuminare il locale.

La palestra California Fitness

Sull’esempio della discoteca olandese in Francia è stata creata una palestra ‘powered by you’: i pavimenti della California Fitness sono infatti adibiti alla creazione di energia pulita e gratuita. Come aveva spiegato nel lontano 2007 Lucien Gambarota, fondatore della palestra, «una persona ha la capacità di generare 50 watt di elettricità ogni ora, compiendo un’attività fisica moderata. Se una persona si impegnasse a correre un’ora al giorno su un tapis roulant, potrebbe generare 18,2 kW di energia, e ridurre di 4.380 litri l’emissione annua di anidride carbonica».

I generatori piezoelettrici lungo le nostre strade

Un altro esempio di maggiore respiro è quello sviluppato dall’azienda israeliana Innowatech, la quale ha realizzato un sistema che, se installato lungo una strada con un flusso medio di 600 mezzi pesanti all’ora, potrebbe generare sufficiente energia elettrica per alimentare dalle 200 alle 300 abitazioni. Anche qui, il principio fondamentale è quello della piezoelettricità, grazie a dei generatori pensati appositamente per convertire l’energia scaturita dal peso dei mezzi pesanti. Analoga era poi stata l’invenzione della Hughes Research LTD, la quale aveva però pensato di condensare i generatori piezoelettrici in un dosso per il rallentamento, idea che tra l’altro è stata sapientemente ripresa di recente dal sistema Lybra.