crisantemo
Piante

Proprietà terapeutiche del crisantemo

Conosciuto in Italia soprattutto per il suo impiego durante le commemorazioni dei defunti nei primi giorni di novembre, il crisantemo è un fiore che può essere utilizzato, in diverse modalità, anche per le sue importanti proprietà benefiche terapeutiche. Infatti, i principi attivi contenuti all’interno dei suoi petali permettono di poter giovare di diversi benefici: ma quali sono? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Le origini del crisantemo

Il crisantemo è un fiore le cui origini cominciano dal 400 a.C. in oriente, più precisamente in Cina: è solo successivamente, intorno al 1700, che la sua diffusione si è espansa in Europa e in occidente. Se nei paesi orientali simboleggia la felicità e viene utilizzato soprattutto come ornamento nuziale, in Italia lo si usa per le commemorazioni funebri per celebrare e accompagnare i defunti, poiché simboleggia la pace e la vita.

Le proprietà benefiche

Come precedentemente accennato, il crisantemo è un fiore dalle diverse proprietà benefiche terapeutiche grazie a delle particolari componenti presenti all’interno dei suoi petali. Tra queste sostanze troviamo, ad esempio, i flavonoidi, che sono importanti per poter contrastare i radicali liberi e permettere il corretto funzionamento dell’organismo. Sono presenti, anche, l’acido clorogenico, che è un importante stimolatore del metabolismo, olii essenziali, acido caffeico e saponine. Questo mix di componenti rendono il crisantemo un rimedio dalle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antifebbrili, depurative, decongestionanti e antidolorifiche. In particolare modo, queste sostanze agiranno attivamente anche nella regolarizzazione dei livelli di zuccheri presenti all’interno del sangue e, allo stesso tempo, favorire la riduzione del grasso corporeo. L’azione decongestionante è indicata specialmente per gli occhi, alleviando i fastidi e favorendone la guarigione. Ma come si può giovare di tutte queste importanti proprietà benefiche?

Gli utilizzi del crisantemo

Per poter beneficiare delle proprietà terapeutiche del crisantemo, esistono diverse modalità di assunzione. Per esempio, con i suoi petali essiccati si potranno preparare tisane e té cinesi, con i quali sarà possibile regolare la pressione sanguigna, alleviare i dolori muscolari, il mal di testa e contrastare il raffreddamento e l’influenza, agendo proprio come un medicinale naturale. Un altro modo per poter assumere il crisantemo è mediante olio essenziale, e il suo impiego è particolarmente indicato per contrastare i funghi ed alleviare alcune problematiche della pelle, come per esempio le punture di insetti e gli eritemi. Infine, il crisantemo sarà utilizzabile anche in cucina, ma attenzione: bisognerà individuare la varietà di crisantemo idonea all’uso, ossia quella chiamata “tanaceto” o conosciuta anche come “erba amara”. Questa particolare varietà viene utilizzata per la preparazione di frittate, pietanze con carne o pesce, oppure le insalate. Infine, è possibile utilizzare il crisantemo anche per creare un delicato e speciale liquore, perfetto da degustare dopo i pasti.

Alcune curiosità sul crisantemo

Il crisantemo è un fiore che, da sempre, è oggetto di diverse attenzioni scientifiche e non: infatti, sono molti gli studi e ricerche che vengono effettuate, e ciò è dovuto alle sue comprovate proprietà terapeutiche, spesso paragonabili a quelle dei medicinali. In un recente studio, soprattutto, è stata evidenziata la sua azione benefica anche nell’impiego con gli animali, in particolar modo con i bovini. Seppur non venga utilizzato direttamente sui bovini stessi, le sostanze presenti nel crisantemo vengono usate mediante una speciale tecnica, chiamata insilamento, che prevede la realizzazione di una massa vegetale acidificata dalle sue componenti: questo procedimento permette di poter conservare il foraggio, per lunghi periodi, nel momento in cui viene raccolto, ossia durante il periodo della primavera, quando la sua produzione è molto abbondante. La raccolta del foraggio avviene durante questa stagione poiché è il momento migliore in cui il suo valore nutritivo è particolarmente ricco rispetto agli altri periodi del’anno.