Quanta energia elettrica è rinnovabile al mondo
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Quanta energia elettrica è rinnovabile al mondo?

Quanta energia elettrica è rinnovabile al mondo? Non è una domanda fine a sé stessa: sappiamo infatti che buona parte dell’energia elettrica viene prodotta in modo tutt’altro che sostenibile, utilizzando dei combustibili fossili. E sappiamo anche che le emissioni legate a questo processo devono essere eliminate quanto prima: stando a quanto deciso fin dagli Accordi di Parigi, per limitare al di sotto degli 1,5 gradi centigradi il riscaldamento globale è necessario azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2050. Non raggiungere questo obiettivo significa lasciare campo al cambiamento climatico, ritrovandosi in un pianeta dalle condizioni spesso invivibili. Si capisce dunque che i combustibili fossili devono essere eliminati, puntando soprattutto sull’elettrificazione, nonché sulla produzione sostenibile di elettricità. Per questo motivo sapere quanta energia elettrica è rinnovabile al mondo è importante per comprendere a che punto siamo a livello di decarbonizzazione nella marcia verso il Net Zero di metà secolo.

Quanta energia elettrica è rinnovabile al mondo: il 30%

A dirci quanta energia elettrica è rinnovabile al mondo attualmente – o meglio, nel 2023 – è la quinta edizione del Global electricity review di Ember: stando al rapporto del think tank energetico attualmente il 30 per cento dell’elettricità mondiale proviene da fonti rinnovabili. A permettere di raggiungere questo traguardo sono state principalmente le fonti solare ed eolica. È interessante, oltre a sapere al momento quanta energia elettrica proviene da fonti rinnovabili, osservare anche i dati relativi alla crescita delle fonti green nel mondo: nel 2000 le fonti rinnovabili generavano il 19% dell’elettricità mondiale. All’epoca, va sottolineato, la quasi totalità dell’elettricità da fonte sostenibile era generata delle centrali idroelettriche, con solo lo 0,2% prodotto da impianti eolici e fotovoltaici; oggi invece pannelli fotovoltaici e turbine eoliche producono il 13,4% dell’elettricità mondiale.

Come muta il livello di emissioni di CO2

Al di là quanta energia elettrica è rinnovabile al mondo attualmente, il dato più importante di tutti è ovviamente quello relativo alla quantità di emissioni di anidride carbonica prodotte dal settore energetico. Nel 2023 si parlerebbe di un 12% in meno rispetto al 2007, anno di picco. Guardando ai Paesi che all’interno dell’OCSE producono più anidride carbonica, l’Unione Europea rappresenta il soggetto con un decremento maggiore nell’utilizzo di combustibili fossili per produrre energia elettrica.

Quanta elettricità è prodotta da fonti rinnovabili in Italia?

Visto quanta energia elettrica è rinnovabile al mondo, può essere interessante vedere il dato italiano. Ebbene, stando ai dati Terna e alle elaborazioni de Il Sole 24 Ore, nel nostro Paese nel 2023 il 43,8% dell’elettricità arriva da fonti sostenibili, quali idroelettrico, eolico, solare, geotermico e biomasse. Va detto che altrove in Europa ci sono dati decisamente migliori: si pensi al fatto che sia la Spagna che la Germania hanno superato quota 50% e che la Gran Bretagna è al 47%. La Francia in questa particolare classifica risulta indietro, solamente al 27%, ma solo e unicamente perché non si tiene conto del nucleare: considerando invece l’energia dell’atomo, si dovrebbe mettere la Francia in testa alla classifica, con il 93% dell’elettricità prodotta da fonti diverse dai combustibili.

La crisi dell’idroelettrico

Va detto che i numeri dell’ultimo rapporto Ember sarebbero potuti essere migliori per il 2023: a pesare sul dato finale delle rinnovabili a livello mondiale è infatti stato l’anno difficile dell’idroelettrico, per via delle siccità che hanno colpito molte parti del pianeta. Quello passato è stato infatti il peggiore degli ultimi 5 anni per l’idroelettrico mondiale. Ecco allora che la carenze dell’idroelettrico sono state coperte con un maggiore ricorso al carbone: non a caso il 95% dell’incremento dell’uso di carbone per fini elettrici è stato localizzato in quattro Paesi che hanno conosciuto grandi problemi di siccità, come Cina, India, Messico e Vietnam.