Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente
Italia

Rapporto Ecomafia 2015: ecco le infografiche di Legambiente

QUATTRO REATI ALL’ORA. La speranza è che, con la tanto aspettata introduzione dei delitti contro l’ambiente nel Codice Penale, il 2014 sia l’ultimo anno di crescita dell’ecomafia. D’ora in poi, infatti, gli ecocriminali saranno finalmente combattuti con tutti gli strumenti messi a disposizione dalla giustizia italiana. Questo raggio di speranza, dunque, riesce ad alleggerire un po’ i devastanti risultati del nuovo rapporto Ecomafia di Legambiente, che ancora una volta fotografa un’Italia pesantemente segnata dagli illeciti perpetrati contro l’ambiente. In totale sono 29.923 i reati accertati, con una media paurosa di ben 4 reati ogni ora. Tale attività criminosa, che va a danneggiare l’intera comunità, crea un fatturato di 22 miliardi di euro, cifra astronomica che è cresciuta di 7 miliardi rispetto all’anno precedente.Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente

AGROALIMENTARE, RIFIUTI E RACKET DI ANIMALI. A farla da padrone in questo sordido giro di affari è il settore agroalimentare, il cui mercato nero conta da solo un fatturato di più di 4,3 miliardi di euro, con quasi 8 mila illeciti accertati. Andando poi ad analizzare le varie tipologie di reato, nel 2014 è stato registrato un vero e proprio boom di infrazioni nel ciclo dei rifiuti, con una scioccante media di 20 reati al giorno. Altri filoni redditizi per gli ecocriminali risultano poi essere il settore del cemento, con quasi 6 mila reati accertati, ed il racket di animali. Nel dettaglio, tra bracconaggio, commercio illegale, macellazioni in nero, pesca di frodo, combattimenti clandestini, abigeato e maltrattamento di animali, in Italia nel 2014 sono state denunciate 7.021 persone, delle quali 11 sono state arrestate.Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente

ECOMAFIE. Ma non tutte le regioni si comportano in modo uguale di fronte all’ambiente: se è infatti vero che nessun area italiana si sottrae completamente alla gogna dei reati ambientali, è però evidente che più della metà delle infrazioni è stata riscontrata nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. In Puglia, Sicilia, Campania e Calabria si contano 12.732 denunce, 71 arresti e ben 5.127 sequestri di beni. E se le quattro regioni ad altra presenza mafiosa si accaparrano le prime posizioni di questa orrenda classifica, il Lazio si attesta come la regione con più ecoreati del centro Italia; al settentrione, invece, la maglia nera spetta alla Liguria.Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente

Nel 2014 sono state poste sotto sequestro 3 milioni di tonnellate di rifiuti per traffico illecito.

Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente

Il 16 % delle nuove costruzioni in Italia sono abusive.Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente

Fra 2013 e 2014 le frodi nel settore #agroalimentare sono cresciute di 8 volte.Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente

I reati ambientali mostrano una prevalenza di quelli legati al ciclo alimentare, contro gli animali o legati allo smaltimento dei rifiuti.Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente

Il maggio numero di reati ambientali sono localizzati nel Sud Italia, nelle regioni dove tradizionalmente è più forte la presenza mafiosa.Il rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente