Sambuco
Piante

Sambuco: benefici e proprietà

Il sambuco è una pianta utilizzata nel campo della fitoterapia come diuretico, antinfiammatorio e diaforetico, ossia per curare le patologie all’apparato respiratorio.

Può essere somministrato sotto forma di infuso, tisana oppure estratto liquido.

In quest’ultimo caso si raccomanda di assumere un grammo per tre volte al giorno.

Attività biologica

Dato che il sambuco è ricco di proprietà diaforetiche, una volta assunto è capace di incrementare la sudorazione del corpo.

Per tale ragione si rivela un valido alleato per curare bronchiti, tosse, febbre e raffreddore.

Sambuco contro le affezioni delle vie respiratorie e il raffreddore

Grazie alle spiccate proprietà diaforetiche presenti nei fiori e nelle foglie di sambuco, questa pianta può essere utilizzata per contrastare in modo efficace le infiammazioni alle vie respiratorie, la febbre e il raffreddore.

Quando si utilizza il sambuco per scopi terapeutici, si raccomanda di ricorrere al consumo di preparazioni con dosi standard di principi attivi, in modo da evitare effetti collaterali.

È altrettanto importante non superare i dosaggi suggeriti dal foglietto illustrativo.

Come assumere l’infuso di sambuco

Per preparare un infuso a base di sambuco, occorrono i seguenti ingredienti:

– 150 ml di acqua bollente;

– quattro grammi di sambuco.

Procedimento:

– versare il sambuco nell’acqua bollente, coprire e lasciare in infusione per una decina di minuti;

– filtrare e consumare la bevanda una o più volte durante il giorno, specialmente il pomeriggio e la sera.

Il sambuco nell’omeopatia e nella medicina popolare

In campo omeopatico, il sambuco viene ampiamente sfruttato per curare l’asma, l’influenza le rinofaringiti, le laringiti acute e le infezioni virali alle vie respiratorie.

Il dosaggio di un rimedio di questo genere può variare sia da persona a persona, sia in base al tipo di preparazione.

Parlando invece della medicina popolare, utilizza la suddetta pianta per trattare febbri, influenza, laringiti, dispnea (difficoltà respiratoria), gonfiore alla pelle, infiammazioni e per incrementare la produzione di latte materno nelle madri che allattano al seno.

Il sambuco in campo culinario

Dato il suo gusto particolarmente delizioso, il sambuco trova ampio spazio anche in cucina, tanto che viene utilizzato per preparare biscotti, liquori, marmellate, vino rosso aromatizzato e salse dolci o salate da accompagnare con la ricotta fresca.

Come realizzare lo sciroppo di sambuco in casa

Il sambuco è un ottimo ingrediente per realizzare sia uno sciroppo totalmente naturale da sfruttare non solo per curare la febbre, ma anche da utilizzare come semplice bibita rinfrescante da consumare durante le giornate più calde dell’anno.

Ingredienti:

– due limoni biologici

– 18 fiori di sambuco

– 900 grammi di zucchero

– un litro d’acqua

– 15 grammi di acido citrico

Procedimento:

– pulire accuratamente i fiori di sambuco picchiettandoli sulla spianatoia per eliminare eventuali animaletti.

Non lavarli per non eliminare l’aroma;

– lavare i limoni, tagliarli a fette sottili e coprirli con i fiori;

– unire l’acqua, coprire con un coperchio e far macerare a temperatura ambiente dalle 24 alle 48 ore;

– filtrare il composto, aggiungere l’acido citrico e lo zucchero

– far sciogliere il composto a fuoco dolce e portare a ebollizione;

– trasferire il liquido in bottiglie pulite e sigillare subito;

– conservare lo sciroppo in un luogo fresco e asciutto;

– una volta aperta una bottiglia, conservare in frigorifero e consumare entro tre/quattro settimane.

Effetti collaterali

Il consumo di sambuco può dare origini a fenomeni di ipersensibilità e intossicazioni.

Quest’ultimo episodio può verificarsi solo in casi di assunzione eccessiva.

Per quanto riguarda invece le interazioni di tipo farmacologico, questa pianta può contrastare l’azione di medicinali diuretici e l’assunzione di ferro, in quanto la presenza dei tannini hanno il potere di danneggiare il suddetto principio attivo.