Città del Messico sovrastata da una cappa di inquinamento
Inquinamento

Lo smog non annebbia solo l’aria ma anche la mente

SMOG E DECLINO COGNITIVO. Vivere in un luogo altamente inquinato danneggia le nostre capacità mentali: è quanto emerso da uno studio di Jennifer Ailshire, pubblicato dalla rivista statunitense The Journals of Gerontolgy Series. È noto da anni come lo smog abbia effetti deleteri sulla salute umana, risultando irritante per gli occhi e le vie respiratorie, oltre che cancerogeno. Mai era stato però ipotizzato che potesse annebbiare la nostra mente, favorendo giorno dopo giorno un declino cognitivo simile a quello tipico dell’età anziana.

LO STUDIO DI JENNIFER AILSHIRE. Lo studio è stato condotto su oltre 780 persone, tutte over 55 anni. Ad ognuno dei partecipanti sono stati sottoposti questionari di vario tipo, dai quiz matematici alle prove di memoria, con l’obiettivo di quantificarne il grado di declino cognitivo. Questi dati sono stati poi incrociati con il livello di inquinamento atmosferico dei rispettivi quartieri di residenza. Il team di Ailshire ha definito la concentrazione media di smog in 13,8 microgrammi per metro cubo d’aria, una cifra ben al di sopra alla soglia stabilita dai regolatori ambientali statunitensi (che si ferma a 12 microgrammi). Lo sconcertante risultato dello studio è che più inquinamento c’è intorno alla propria casa, più errori si totalizzano nei test. I partecipanti residenti in quartieri segnati da un alto livello di smog (più di 15 microgrammi per metro cubo) hanno infatti riportato nei test un livello di errori maggiore di una volta e mezzo rispetto ai coetanei residenti in zone con un particolato inferiore.