Un relitto sul fondo del mare (foto: http://2.bp.blogspot.com/)
Inquinamento

Un sonar per combattere l’inquinamento dei mari

COME SCOVARE I RELITTI NOCIVI. L’Arpac (Agenzia Regionale Protezione Campania) ha avviato una campagna di monitoraggio dei fondali marini attraverso un battello oceanografico di nome Helios lungo 20,16 m che raggiunge una velocità di crociera di 18 nodi e con un sonar a scansione laterale. I rilevamenti della costiera campana inizieranno nel tratto di mare compreso fra Positano e Agropoli, e il sonar analizzerà la morfologia del fondale a una profondità di circa 100 m e a una distanza di circa 150 m dalla costa. L’obiettivo è quello di cercare la presenza di relitti affondati volontariamente con materiale nocivo, oltre ad eseguire un controllo delle condotte sottomarine e dei collettori di depurazioni e fognari, trovando eventuali perdite. Helios sarà affiancato nella sua opera di ricerca da altri mezzi nautici di appoggio.

IL MOTORE DI UN ECONOMIA GREEN. Giovanni Romano l’assessore regionale all’Ambiente afferma che il mare deve essere considerato il “motore” di un’economia turistico-ambientale. «La campagna di monitoraggio promossa dall’Arpac rientra nell’ambito di una strategia complessiva di azioni per la tutela della risorsa-mare ed il miglioramento delle acque di balneazione che vede impegnata costantemente la giunta regionale sul fronte degli interventi di rifunzionalizzazione dei depuratori, dei collettamenti previsti dai Grandi Progetti, dell’ampliamento delle reti fognarie, fino alle iniziative di rimozione dei rifiuti dagli specchi d’acqua costieri a scala locale».
Il battello Helios è in grado di compiere campagne oceanografiche della durata di diversi giorni e possiede la certificazione di Classe “Clean Ship” rilasciato dal Bureau Veritas, che attesta e si tratta di un mezzo ecologico e non inquinante.