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Piante

Stevia: uso e controindicazioni

Conosciuto specialmente per esser un dolcificante naturale grazie al controllo sulla glicemia, la stevia è una pianta dalla quale si potranno beneficiare di diverse proprietà terapeutiche. In questo articolo andremo a conoscere meglio la stevia, da cos’è composta, quali sono le sue proprietà benefiche principali e se ci sono delle controindicazioni legate al suo consumo.

Che cos’è

Facente parte delle piante Asteraceae, originarie dell’America del sud, la stevia è una piccola pianta che viene soprattutto utilizzata come una valida alternativa allo zucchero bianco, poiché è ricca di sostanze che rendono dolci le sue foglie. Il sapore di queste ultime è molto simile alla liquirizia, ed è dovuto alla presenza di sostanze come i glucosidi steviolici che sono i responsabili della creazione di molecole che le rendono dolci. I glucosidi steviolici, a differenza del saccarosio presente nello zucchero, permettono di avere la stessa dolcezza senza però apportare calorie o aumentare la glicemia. Proprio per questa ragione la stevia è utilizzata in cucina specialmente da coloro che non vogliono incorrere negli effetti nocivi dello zucchero bianco, senza rinunciare alla dolcezza.

Le proprietà benefiche della stevia

La proprietà principale della stevia è certamente quella dolcificante, ma non solo. È ricca anche di proprietà diuretiche, lassative, ipotensive e ipoglicemizzanti. Ciò è reso possibile dalla presenza di particolari principi attivi come la stevioside, la dulcoside A e la rebaudioside A e C. In natura esistono numerose varietà di stevia, circa 200, ma è solamente la rebaudiana a essere l’unica a possedere la proprietà dolcificante per la quale è conosciuta in tutto il mondo. L’utilizzo della stevia è indicato soprattutto per tutti coloro che soffrono di problemi legati alla glicemia alta, ma anche come coadiuvante nei regimi alimentari e diete dimagranti. Grazie a questo, è un alimento perfetto per coloro che soffrono di diabete, ma anche in caso di obesità e problemi di sovrappeso. Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia della stevia anche per coloro che hanno patologie legate alla pelle, come ad esempio l’acne, inestetismi cutanei e problemi di disidratazione dermatologica, ma anche per chi soffre di problemi di ipertensione.

Come consumare la stevia

L’utilizzo principale della stevia, oltre a essere quello più comodo, è certamente sotto formato di polvere, ossia nel suo estratto disidratato. È altresì possibile usufruirne sotto forma liquida concentrata, oppure consumare direttamente le sue foglie fresche. L’assunzione della stevia varierà a seconda dell’impiego finale, risultando più o meno dolce. La modalità con la quale si potrà estratte e usufruire la maggior parte dei principi attivi edulcoranti è con le foglie seccate e rese disidratate. I prodotti a base di stevia sono facilmente fruibili in erboristeria, supermercati, negozi specializzati, siti web e farmacie.

Effetti collaterali e controindicazioni dell’uso

La stevia è un alimento generalmente molto sicuro ed esente da tossicità. Il suo consumo è sconsigliato solamente in caso di note allergie e intolleranze a una o più componenti della pianta. È importante non eccedere troppo nel consumo della stevia, senza superare il dosaggio massimo giornaliero riportato sui prodotti già composti: generalmente non devono essere superati i 4 milligrammi giornalieri di prodotto per peso corporeo. Un uso eccessivo di stevia potrebbe provocare ipotensione e ipoglicemia. In caso di dubbi o per ricevere ulteriori informazioni specialmente in caso di patologie o cure farmacologiche, è consigliabile consultare il proprio medico curante.

Alcune curiosità sulle stevia

In passato ci sono stati diversi studi che hanno messo in dubbio le proprietà benefiche della stevia, additandola addirittura come prodotto alimentare che potesse provocare tossicità e patologie, come per esempio i tumori, a causa della presenza della sostanza conosciuta con il nome di steviolo. Ciò è stato successivamente smentito dall’agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA), attestandolo come un prodotto sicuro e commerciabile sia in polvere, in concentrato liquido e zollette.