Un'automobile del Corpo Forestale dello Stato (foto: wikimedia.org)
Italia

Una task force per l’ambiente: nasce Civic

CIVIC. E così anche l’ambiente ha una propria task force. Si chiama Civic (Common Intervention on Vulnerabilities In Chains) ed ha lo scopo di monitorare le filiere dei rifiuti, dell’agroalimentare e del commercio illegale delle specie in via d’estinzione. Grazie a Civic la legalità ambientale diventa dunque un lavoro di squadra, al quale partecipano il Ministero delle Politiche agricole, il Corpo Forestale italiano, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Legambiente. Tutti i dati che questa nuova task force riuscirà a raccogliere sul territorio verranno impiegati per combattere nel migliore dei modi le ecomafie e le agromafie. Il progetto Civic si inserisce in un più ampio disegno dell’Unione Europea, programma denominato Prevention and Fight against Crime.

3 INFRAZIONI OGNI ORA. Come spiega Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, «le filiere che il progetto Civic vuole monitorare per individuare i rischi di infiltrazioni criminali sono filiere che hanno trovato nella corruzione il collante ideale per pratiche illegali di ogni genere e che, fino ad oggi, non hanno trovato nel sistema normativo un valido strumento di repressione». Il crimine sembrerebbe quindi incoraggiato da una parziale carenza di controllo, falla che la task force Civic intende eliminare. Come ha ricordato Muroni, durante il 2013 le Forze dell’Ordine hanno accertato 29.274 infrazioni ambientali, con una sconcertante media di 80 al giorno, ovvero più di 3 ogni singola ora.