trend urbanistici 2018
Urbanistica

Trend urbanistici 2018: città più verdi e vivibili. Sarà vero?

Il fenomeno dei cambiamenti climatici sta assumendo sempre più importanza nel dibattito pubblico, e qualsiasi ambito e settore ne è influenzato. La consapevolezza della necessità di una maggiore attenzione agli aspetti legati alla sostenibilità e all’impatto ambientale si riflette anche e soprattutto sulla progettazione, uno dei comparti che guarda maggiormente al futuro. Gli edifici e le città si stanno evolvendo in un’ottica di maggiore qualità del costruito, in modo da rispondere efficacemente a una domanda abitativa in forte crescita e all’esigenza di garantire elevati standard di qualità ambientaliee di vita. Davanti a questo scenario è interessante capire quali sono i trend urbanistici 2018 che guideranno i progetti edilizi e di pianificazione urbana nei prossimi anni.

Trend urbanistici 2018

Mettere le persone al centro

Uno degli aspetti più interessanti su cui stanno riflettendo architetti, pianificatori e progettisti di tutto il mondo è sicuramente la messa in discussione di un modus operandi che ha imperversato negli ultimi decenni. L’architettura, a partire dalla metà degli anni ’70, come ha più volte accusato l’architetto danese Jan Gehl, si è gradualmente abbandonata a una forma di grandeur. Si è iniziato a parlare di archi-star e i professionisti hanno incominciato a vedere il proprio lavoro come un’arte, puntando su estrosità, magnificenza e spettacolarità. Dimenticando, nella maggior parte dei casi, il vero ruolo dell’architettura, che dovrebbe essere sempre al servizio di chi la usa: gli edifici dovrebbero essere costruiti pensando ai futuri occupanti e le città pensate in base alle esigenze degli abitanti.

Pensare a tutti gli abitanti, anche quelli meno abbienti

Ecco che, tra i trend urbanistici 2018 sembra delinearsi proprio questa volontà di recuperare questo obiettivo, riscoprendo un rapporto privilegiato con le persone, mettendole al centro di qualsiasi progetto. Questo scopo può essere raggiunto in vari modi, ma generalmente si traduce nella creazione di spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili, offerta di servizi e di complessi residenziali di elevata qualità.

Nei grandi centri urbani, spesso queste esigenze vengono soddisfatte grazie a progetti dal grande valore ma destinati principalmente alle fasce più benestanti della popolazione. Basti pensare al recente progetto di riqualificazione di Porta Nuova a Milano, quello che ospita il ‘Bosco Verticale’, per intenderci, o quello un po’ meno recente di City Life, sempre nel capoluogo lombardo.

Talbot-Norfolk Triangle: da quartiere degradato a eco distretto

Perché non applicare gli stessi principi a qualsiasi quartiere, anche quelli più periferici e a basso reddito? E’ ciò che è stato fatto a Boston, con il progetto Talbot-Norfolk Triangle (TNT), dove si sta cercando, nel quartiere di Dorchester, di implementare un nuovo modello urbanistico che possa rigenerare l’area ponendo una grande attenzione ai bisogni del cittadino.    

trend urbanistici 2018

Sono stati riqualificati interi condomini degradati, sono state realizzate altre abitazioni, sempre rispettando standard di sostenibilità e basso impatto ambientale. E si è puntato molto sul verde, con la creazione di un parco pubblico, che è diventato uno spazio per attività ricreative e di comunità e anche per lo sviluppo di un progetto di agricoltura urbana. Tutte le tettoie delle fermate degli autobus sono state ricoperte di verde ed è in corso la realizzazione di una serie di percorsi pedonali e ciclabili ricchi di vegetazione.

Salubrità e benessere indoor

Dal momento in cui trascorriamo più del 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, sta assumendo sempre più importanza la valutazione della salubrità degli ambienti interni. E’ decisamente questo un altro dei trend urbanistici 2018 che sarà al centro del dibattito nei prossimi anni.

Finora l’importanza della qualità dell’aria interna (Indoor Air Quality, IAQ) e della qualità globale dell’ambiente interno (Indoor Enviromental Quality, IEQ) non è stata considerata come avrebbe dovuto. Ma negli ultimi anni si sta recuperando molto su questo fronte.

trend urbanistici 2018

Vivere e lavorare in ambienti salubri si traduce nella riduzione del rischio di contrarre patologie più o meno importanti, oltre a una migliore capacità produttiva. Ma cosa significa realizzare edifici salubri? Vuol dire, in linea molto generale, garantire condizioni ottimali di ventilazione e illuminazione, utilizzare materiali costruttivi e per l’arredo che non siano tossici e non contengano elementi chimici e inquinanti.

Più verde in città

Se finora, nell’immaginario comune, parlare di verde in città significava riferirsi ai grandi parchi urbani, adesso esistono mille modi, sempre più creativi e impensati, di inserire la vegetazione nell’ambiente urbano. Nei trend urbanistici 2018 c’è sicuramente la volontà di investire in tanti interventi che prevedono l’inserimento della vegetazione ovunque sia possibile: negli angoli inutilizzati delle città, sui tetti degli edifici e sulle infrastrutture, trasformandole in infrastrutture verdi.

trend urbanistici 2018

Questo trend sta prendendo sempre più piede, grazie a pianificatori lungimiranti e anche all’iniziativa privata, con movimenti particolarmente interessanti, che sfruttano progetti di pocket parks per rigenerare gli ambienti urbani. Ne sono un esempio i progetti californiani Paley Park e Park (in) Day, che hanno previsto la conversione di vecchi parcheggi in spazi pubblici temporanei e ricchi di verde, piccole oasi dove riposarsi e staccare la spina dalla frenesia urbana. Stesso principio applicato dal programma newyorkese Street Seats, che prevede la realizzazione di aree di sosta con sedie e tavolini circondati dalla vegetazione.

Città resilienti ed edifici NZEB

Per finire, non si possono non citare due dei trend urbanistici 2018 che caratterizzeranno sicuramente la pianificazione urbanistica e la progettazione edilizia del futuro. Da un lato c’è la necessità di sviluppare strategie a livello urbanistico in un’ottica di resilienza, mettendo a punto una serie di misure volte a proteggere le città dagli effetti dei cambiamenti climatici. Dall’altro lato si continuerà sempre più a investire in costruzioni che rispettino elevati standard energetici e ambientali, come sta già avvenendo da qualche anno a questa parte.