Una soluzione per l'inquinamento: la panchina “verde” CityTree
Inquinamento

Una soluzione per l’inquinamento: la panchina “verde” CityTree

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico provoca 7 milioni di morti ogni anno, fattore che lo rende il più grande rischio per la salute ambientale. Nelle aree urbane, in particolare, la qualità dell’aria è problematica. Più dell’80% delle persone che vivono in città sono esposte a livelli di inquinamento superiori al limite consentito dal nostro organismo e, poiché la popolazione urbana è in crescita costante, trovare una soluzione per l’inquinamento dell’aria è urgente. La risposta potrebbe essere piantare nuovi alberi dato che le foglie assorbono gli agenti dannosi o, soluzione che arriva dal Vietnam, costruire padiglioni verdi in cima ai palazzi. Fra le varie soluzioni, troviamo anche CityTree, la panchina che combatte l’inquinamento.

CityTree offre una soluzione per l’inquinamento mascherata da comune panchina

Parlando di CityTree, potremmo definirla un’installazione mobile che rimuove i fattori inquinanti dall’aria. Si tratta di una vera e propria panchina, sopra la quale è montato un pannello (grande 4×3 metri) con delle colture di muschio dotate di foglie dalla superficie più grande rispetto a qualsiasi altra pianta. Questo permette di catturare una maggiore quantità di fattori nocivi ed offrire, così, una risposta all’inquinamento. Secondo la Green City Solutions, l’azienda di Berlino che produce CityTree, la panchina “verde” farebbe le veci di ben 275 alberi veri.

Tutta la tecnologia dietro CityTree

Oltre ad offrire un contributo valido alla pulizia dell’aria delle città, CityTree ha il vantaggio di essere autonoma ed ecosostenibile. La manutenzione che richiede è veramente poca, essendo dotata di serbatoi che raccolgono l’acqua piovana che poi viene pompata nel terreno. Inoltre, sopra la panchina, è presente un display che offre informazioni sulla qualità dell’aria che può essere anche usato per la pubblicità. L’alimentazione del pannello è rigorosamente green, attraverso pannelli solari integrati che forniscono l’energia elettrica necessaria.

Quattro amici e un progetto comune contro l’inquinamento

La storia di CityTree comincia 11 anni fa, dall’incontro di 3 ragazzi che studiano all’Università di Dresda: Wu Zhengliang, Victor Splittgerber e Dénes Honus costituiscono il nocciolo del progetto e subito dopo la laurea organizzano un seminario incentrato su un progetto sostenibile per combattere l’inquinamento urbano, antesignano di CityTree. Ma è dall’incontro con Peter Sänger, laureato in management dell’orticoltura, che il progetto prende concretamente il via. Oggi CityTree è presente in molte grandi città del Mondo fra cui Oslo, Parigi, Bruxelles e Hong Kong. I suoi creatori dicono che ogni installazione è in grado di assorbire circa 250 grammi di particelle inquinanti al giorno e contribuisce alla cattura di gas serra rimuovendo 240 tonnellate di CO2 all’anno.

CityTree a Modena

City sbarca anche in Italia: la prima installazione a Modena

Modena è la prima città dello Stivale a sperimentare il progetto CityTree, grazie al finanziamento della divisione italiana di Climate-KIC, comunità che promuove progetti di ricerca con lo scopo di trovare una soluzione per l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Il progetto avviato a Modena vedrà coinvolti i ricercatori dell’ISAC-CNR (Istituto di Scienze dell’Atmosfera de del Clima) e il consorzio Proambiente, in campo per testare gli effetti di CityTree attraverso rilevamenti periodici. Il tutto fa parte del progetto di più ampio respiro City Tree Scaler, volto a misurare quali effetti avranno le panchine “verdi” sulla qualità dell’aria in città. Per tale scopo, l’installazione è stata posizionata in una delle strade più trafficate di Modena, perfetta per studiare il fenomeno, essendo lunga, stretta e molto trafficata, fattori che determinano il cosiddetto “effetto canyon”, ovvero la formazione di lunghi corridoi urbani circondati da alti palazzi all’interno dei quali i fattori inquinanti rimangono intrappolati.