Valeriana
Piante

Valeriana: come usarla e proprietà

Ha proprietà sedative ed è indicata per curare i disturbi del sonno, le vertigini e il colon irritabile solo per fare un esempio, la valeriana officinalis è una pianta della famiglia delle valerianaceae usata in erbosteria che contiene olio essenziale, tannini e flavonoidi, oltre a glucidi e valepotriati.

Vediamo insieme quali sono le terapie in cui la valeriana è indicata, quali sono i suoi principali effetti benefici e quando invece è necessario valutare le possibili interazioni con altri medicinali.

Caratteristiche della valeriana

La valeriana è una pianta officinale che ha origine in Europa; le sue evidenti infiorescenze si raccolgono in gruppi compatti formati da tanti piccoli culmini e sfoggiano un colore tendenzialmente bianco-violaceo che può variare d’intensità.

Le foglie hanno un aspetto allungato e sono delineate da margini seghettati e irregolari; la loro disposizione è invece abbastanza simmetrica e ordinata rispetto allo stelo principale, che culmina con una sola foglia a esso longitudinale.

I principali costituenti chimici della valeriana sono i seguenti:

olio essenziale: possiede un effetto antispastico, rilassante per il sistema nervoso;

valepoitrati: hanno un effetto sedativo;

– acidi valerenici;

– glucidi;

– acido malico;

– alcaloidi;

– tannini;

– flavonoidi.

Proprietà della valeriana

La valeriana trova impiego in molti ambiti che sono comunque correlati; nello specifico la pianta ha un notevole potenziale tranquillante e viene generalmente usata per combattere i disturbi del sonno, ma può essere determinante anche nei casi di attacco di panico e angoscia, nonchè per alleviare i dolori addominali e le irritazioni al colon.

Gli effetti benefici della valeriana possono coinvolgere numerosi altri ambiti e in tal senso è opportuno consultare un medico per approfondire; tuttavia l’attività biologica della pianta è indicata per regolarizzare il “funzionamento” del sistema nervoso centrale, specie quando un soggetto manifesta palesemente stati d’ansia che sono tali da compromettere il benessere di una persona o alterare il suo ritmo circadiano (dormire nelle ore notturne, svegliarsi troppo tardi al mattino, perdita della regolarità intestinale ecc.).

La valeriana può essere considerata un rimedio omeopatico e per questo motivo è reperibile in commercio senza particolari vincoli; il suo acquisto non è soggetto a prescrizione medica ed è necessario attenersi alle istruzioni riportate dal foglietto illustrativo per comprenderne le modalità di assunzione. Generalmente, di fronte a un estratto di radici di valeriana, è fondamentale assumere 200 g di preparato per tre volte al giorno quando una persona “soffre” di agitazione, mentre nei casi più gravi che causano problemi del sonno si può arrivare fino a 900 g quotidiani da prendere almeno 30 minuti prima di coricarsi.

Quando non assumere la valeriana

Nonostante la valeriana sia una pianta officinale dalle proprietà benefiche che non ha bisogno di alcuna prescrizione medica, è fondamentale valutare eventuali terapie a cui si è sottoposti prima di assumerla, in quanto i suoi principi attivi potrebbero interagire con altri farmaci. In tal senso è bene prestare attenzione nei seguenti casi:

concomitanza con barbiturici, analgesici e benzodiazepine, in quanto il rilassamento potrebbe essere eccessivo e comportare sintomi depressivi;

– quando si prendono medicinali antidiarroici contenenti loperamide, in quanto diventa possibile incorrere in episodi di delirio;

insieme ad altre piante officinali per evitare di intossicare il fegato;

– in concomitanza con antistaminici o altri antidepressivi, oppure ancora con medicinali indicati per favorire l’assunzione del ferro; in quest’ultimo caso si otterrebbe un effetto contrario, inibendo l’integrazione del minerale in oggetto.

In relazione a quanto sopra descritto, in caso di dubbi è altamente consigliato rivolgersi al proprio medico di fiducia prima di assumere la valeriana.

La valeriana e la medicina popolare

Come spesso accade quando si è di fronte alle piante officinali, le tradizioni popolari si sprecano relativamente alle loro proprietà curative; a titolo di curiosità, giusto per non controvertire tutto ciò che è stato certificato attraverso studi effettuati mediante un microscopio, la valeriana sarebbe un possibile rimedio contro l’epilessia, in quanto capace di alleviare gli spasmi muscolari, anche quelli tipici del ciclo mestruale. Conseguentemente, la pianta sarebbe efficace per combattere l’isteria e gli stati di ansia in generale, oltre che le nevralgie e le coliche nervose; si tratta tuttavia di soluzioni che non possono dare alcuna certezza del risultato.