Virgin Hyperloop
Trasporto condiviso

Virgin Hyperloop presenta le capsule del treno del futuro

A che punto siamo con l’Hyperloop? Ce lo chiedevamo nella primavera del 2017 su queste pagine, per capire il livello di progresso raggiunto nello sviluppo di questo mirabolante mezzo di trasporto ad altissima velocità in tubi pneumatici.

In effetti, dal lancio dell’idea dell’Hyperloop sono passati quasi 10 anni. Come è noto, a mettere il progetto sul piatto fu Elon Musk, già patron di Tesla e di SpaceX, che invitò il mondo intero a trasformare in realtà questo sogno dal sapore futuristico.

Nel 2017 scrivemmo che “la compagnia che sembra essere più in avanti con i lavori rispetto agli altri è la Hyperloop One, la quale sta portando avanti i suoi esperimenti nel deserto del Nevada”. Ecco, potrebbe creare un po’ di confusione il fatto che oggi quella stessa compagnia non si chiami più Hyperloop One, quanto invece Virgin Hyperloop, o più formalmente Virgin Hyperloop One.

E sì, a quanto pare il gruppo più dinamico resta proprio questo, spinto dall’entusiasmo di Richard Branson, fondatore di Virgin group. Qualche settimana fa Josh Giegel, co-fondatore della compagnia, ha pubblicato su Twitter un video in cui viene mostrato come sarà viaggiare effettivamente in un hyperloop.

Il treno del futuro nel video di Giegel

In un video di poco più di due minuti viene mostrato a sommi capi il funzionamento del treno del futuro, in via di sviluppo nelle grandi pianure del Nevada, non molto lontano da Las Vegas. Dapprima si spiega quali sono i punti salienti di Hyperloop, a partire dal sistema di condutture senza attrito e a bassissima pressione magnetica: questo permette, o anzi, permetterà, di raggiungere velocità altissime a fronte di consumi estremamente ridotti. Sempre nel video si afferma che le capsule del treno del futuro di casa Virigin saranno in grado di raggiungere le 670 miglia orarie, ovvero, tradotte per il sistema metrico, 1080 chilometri all’ora.

Di certo una velocità simile può spaventare. Ma nel video si rassicura subito il pubblico, dicendo che all’interno delle capsule non si avvertirà la velocità: i passeggeri troveranno ad accoglierli e ad accompagnarli un ambiente confortevole, sicuro e tranquillo. Le capsule viaggeranno in convogli non connessi, così da permettere a ogni singola capsula di separarsi dal gruppo per prendere direzioni differenti, in base alle destinazioni dei viaggiatori al suo interno.

Va sottolineato che, nel novembre del 2020, Virgin Hyperloop ha portato a termine con successo il primo test con essere umani a bordo: in quel caso, però, la capsula aveva raggiunto la velocità massima di 160 chilometri orari.

Virgin Hyperloop e l’Italia

Il treno del futuro sembra qualcosa di ancora molto lontano, ma da Virgin Hyperloop assicurano che i primi esempi saranno attivi entro il 2030 negli Stati Uniti. E per quanto riguarda l’Italia? Negli ultimi anni sono state fatte molte ipotesi differenti. Si è parlato tanto, per esempio, di un Hyperloop in grado di collegare Milano e Roma in meno di trenta minuti, il quale potrebbe portare a enormi benefici a livello di trasporto di persone e di merci, nonché ovviamente in termini di turismo.

I costi di realizzazione di una linea di questo tipo sono enormi – si sono ipotizzati per esempio 60 milioni di euro a chilometro – ma lo sarebbero anche le ricadute positive, in termini di praticità e di sostenibilità ambientale. Lo stesso Jay Walder, ceo di Virgin Hyperloop, si è detto più volte interessato a lanciare dei progetti in Italia: non si parla solamente della linea tra Milano e Roma. Sul tavolo ci sarebbe anche l’ipotesi una linea per connettere in soli due minuti la capitale a Fiumicino, mentre c’è chi ha accarezzato l’idea di una grande metropolitana del nord, tra Venezia e Torino, con diverse fermate intermedie.