Ylang ylang
Piante

Ylang ylang: cos’è e quali sono le proprietà

L’Ylang ylang o ilang ilang o Cananga odorata è una pianta della famiglia delle Annonacee dai cui fiori si ricava un olio essenziale dall’aroma dolce e floreale, leggermente speziato e balsamico, penetrante e avvolgente.

Il nome Ylang ylang è di origine tagalog, una delle lingue delle Filippine, e deriva o dalla parola “ilang”, che significa selvaggia, o da “ilang ilan” che significa non comune, unico, riferendosi proprio al profumo, molto particolare.

L’olio essenziale di Ylang ylang è noto per le sue proprietà riequilibranti, rilassanti, tonificanti, antisettiche e afrodisiache. I suoi benefici sono numerosi e riguardano sia il fisico sia la psiche e trova quindi largo uso sia in cosmesi sia in aromaterapia.

Ylang Ylang: la pianta


La Cananga odorata è un albero tropicale a crescita rapida, originario dell’Asia Tropicale, che predilige le posizioni ben soleggiate e i terreni acidi. E’ davvero imponente e, in condizioni ideali, allo stato selvaggio, può raggiungere altezze anche oltre i 30 metri.

Presenta un fusto eretto, molto ramificato, una chioma folta e ben equilibrata con foglie lanceolate, grandi, lunghe, lucide, dai margini ondulati, di un bel verde scuro. Fiorisce in primavera e in autunno, e i fiori sono molto numerosi e profumati, solitari o riuniti in piccoli grappoli, caratterizzati da 3 o 5 petali arricciati e allungati, penduli, di colore giallo-verde.

In coltivazione l’albero di Ylang ylang viene mantenuto ad un’altezza di tre metri grazie ad opportune potature e la raccolta dei fiori viene effettuata tutto l’anno.

L’olio essenziale di Ylang ylang

Dai fiori di Ylang Ylang viene estratto l’omonimo olio essenziale per distillazione in corrente di vapore, che consiste in un particolare processo che viene utilizzato in caso di sostanze termolabili, come appunto i composti aromatici di origine naturale.

Si usano i fiori freschi, appena raccolti, quando la concentrazione dei principi attivi è massima. In questo modo si riesce ottenere un olio essenziale puro, concentrato e che mantiene intatte le proprietà della pianta, pronto per essere utilizzato in cosmesi e in aromaterapia.

L’Ylang ylang in aromaterapia

Molti studi hanno dimostrato che l’olio essenziale di Ylang ylang ha un’azione antidepressiva e stimolante sul sistema nervoso centrale: calma la tensione nervosa, combatte lo stress e i disturbi associati, abbassa la pressione, mitiga la sensazione di palpitazioni e tachicardia, rilassa i muscoli, riduce coliche e crampi intestinali, migliora i disturbi del sonno, è leggermente euforizzante e ha effetto afrodisiaco.

Per beneficiare di questi effetti si può ricorrere a un diffusore per aromi, all‘inalazione secca, annusando direttamente l’olio da un fazzoletto, al massaggio, aggiungendo qualche goccia di Ylang Ylang ad un olio vegetale come l’olio di mandorle, oppure a un bagno aromatico.

Ylang Ylang: usi cosmetici per capelli e pelle

L’olio essenziale di Ylang ylang trova numerose applicazioni anche in cosmesi, grazie alle sue proprietà astringenti, antisettiche e riequilibranti. Essendo molto concentrato e potente si usa in piccolissime quantità e mai puro, ma diluito in creme, oli vegetali come l’olio di Argan, o altri prodotti come gli shampoo e i bagnoschiuma che siamo soliti usare.

Per quanto riguarda la cura dei capelli e del cuoio capelluto, aggiunto allo shampoo è utilissimo contro il prurito, per i capelli secchi, opachi e sfibrati perchè idrata e nutre il cuoio capelluto e rivitalizza e rinforza la capigliatura.

Anche la pelle può trarre giovamento dall’applicazione dell’olio essenziale di Ylang ylang, perchè grazie alle sue proprietà aiuta a combattere l’acne e riequilibra la pelle grassa: basterà diluirne 2-4 gocce in un cucchiaio di olio vegetale e massaggiare il composto sull’epidermide per qualche minuto, affinchè penetri in profondità. Aggiunto all’olio di Argan o a quello di Cocco difende la pelle dallo smog e dai raggi ultravioletti, mentre in combinazione con Lavanda e Geranio protegge le pelli secche e fragili.