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Benessere green

Come sconfiggere le infezioni respiratorie con rimedi naturali: i test scientifici

Da più di un anno conviviamo con una terribile pandemia: alla fine dello scorso febbraio iniziavano infatti a spuntare anche in Italia i primi casi, cogliendoci drammaticamente impreparati. A differenza di quanto accadeva un anno fa, però, ora sappiamo molto su questa malattia, e abbiamo le armi giuste per affrontarla. Conosciamo delle tecniche per limitare i contagi e possiamo contare su dei vaccini che metteranno al riparo un numero crescente di persone. E non è tutto qui: sono stati individuati e migliorati dei trattamenti per rendere più efficace non solo la prevenzione, ma anche la cura, andando talvolta a prendere spunto dai vecchi rimedi della nonna. Due interessanti studi, per esempio, dimostrano quanto l’aceto e i suffumigi possano essere d’aiuto nello sconfiggere le infezioni delle vie respiratorie.

Gli studi che dimostrano che l’aceto può essere un importante alleato contro il Covid-19

È possibile combattere le infezioni all’apparato respiratorio e più nello specifico il Covid-19 con dei rimedi naturali? Sì, e diversi studi scientifici lo dimostrano. Tra questi, alcuni mettono in evidenza come l’aceto possa essere un prezioso alleato per la cura Covid-19.

Abbiamo individuato due paper che trattano questo tema. Il primo è stato condotto dal primario di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Cremona, Luca Pianta, insieme a un team di ricercatori. Lo studio in questione, pubblicato su European Archives of Oto-Rhino-Laryngology, dal titolo “Acetic acid disinfection as a potential adjunctive therapy for non-severe COVID-19” e disponibile qui, valuta l’effetto dell’acido acetico, la componente attiva dell’aceto, come potenziale agente disinfettante per le vie aeree superiori. A questo scopo sono stati condotti dei test su 2 gruppi di pazienti affetti da Covid-19 in forma non severa. Nel primo gruppo, composto da 14 pazienti, si è proceduto con un trattamento “standard” contro il Coronavirus. Nel secondo gruppo, composto da 15 pazienti, ci si è limitati alla sola idrossiclorochina, accompagnandola con l’inalazione di acido acetico a una concentrazione dello 0,34%. Dopo 2 settimane, il secondo gruppo ha sperimentato un miglioramento dei sintomi superiore a quello del gruppo 1. I numeri dello studio risultano troppo piccoli per rappresentare un’indagine statistica solida, e saranno necessarie ulteriori indagini; ciononostante, questo lavoro ci dice che la disinfezione con acido acetico può essere effettivamente una valida terapia aggiuntiva per il trattamento del Covid-19 non grave.

Il secondo studio, “Vinegar and its active component acetic acid inhibit SARS-CoV-2 infection in vitro and ex vivo”, è stato pubblicato su Journal of Translational Science, ed è disponibile qui. Condotta da un team di ricerca guidato da Isabel Pagani, ricercatrice dell’Università Vita-Salute San Raffaele, questa indagine ha dimostrato che l’aceto può disattivare buona parte dell’infettività del virus Covid-19 presente nelle cellule. Più nel dettaglio, nei test effettuati, il trattamento a base di aceto ha portato a un’inibizione del 90% del titolo infettivo del virus, con degli effetti che sono risultati particolarmente forti se condotti a una temperatura di 45° rispetto a quella di 37°.

Un valido aiuto nell’attesa del vaccino, ma non solo

Senza dimenticare mai che la reale arma contro il Covid-19 è e resta sempre il vaccino, si è visto che l’aceto può rappresentare un valido aiuto contro il Coronavirus. E non è tutto qui. Senza mettere in discussione la supremazia dei vaccini, va sottolineato il fatto che questi sono stati realizzati per combattere un preciso tipo di virus, all’interno della famiglia dei Coronavirus. L’aceto, da parte sua, si presta invece come supporto prezioso per la cura di tutte le infezioni respiratorie, comprese le normali influenze stagionali e le diverse varianti.

Un alleato naturale per curare il Coronavirus: il suffumigio di aceto 

Partendo da un’analisi degli studi visti sopra, si capisce che esiste anche un’altra cura naturale che vale la pena di prendere in considerazione. Parliamo del suffumigio, una pratica dalle origini antiche che viene spesso bollata come “vecchia” o “sorpassata” dalla medicina moderna. Come tanti altri rimedi della nonna, però, anche il suffumigio ha ancora molto da dire.

Usato a lungo per curare faringiti, laringiti, malattie bronchiali e via dicendo, nel caso del Covid-19 il suffumigio può essere particolarmente efficiente. È infatti noto che questo agente infettivo, come del resto qualsiasi virus influenzale, risulta termosensibile, disattivandosi al di sopra di determinate temperature. Più nello specifico, il Coronavirus viene inattivato dai 44 ai 56 gradi centigradi: si capisce quindi che il suffumigio, andando a immettere valore caldo all’interno delle vie aeree, può avere un notevole effetto antivirale.

suffumigio aceto

Kovirinflu: l’unione dei benefici dell’aceto e del suffumigio

Le proprietà dell’aceto e i benefici dei suffumigi sono ampiamente dimostrati dalla letteratura scientifica. Ma come si traduce questo a livello concreto? Non basta ovviamente utilizzare l’aceto che abbiamo in casa, non conoscendo né le dosi né il metodo di somministrazione: quando si parla di sanità, del resto, è sempre da evitare il fai da te. Cercando sul mercato si trova effettivamente un prodotto che fa propri gli insegnamenti che abbiamo visto sopra. Parliamo nello specifico di una soluzione da somministrare per via inalatoria sotto forma di suffumigi, a base di aceto e di altre sostanze di origine vegetali in grado di alleviare i sintomi respiratori e, ancora prima, di proteggere le vie aeree, come il timo bianco, il pino, la menta e l’eucalipto. Questo prodotto è commercializzato con il nome Kovirinflu, e presenta sia l’azione antivirale dell’aceto, sia l’azione benefica delle temperature del suffumigio, moltiplicata dal fatto che l’esposizione al vapore risulta prolungata per diversi minuti. Il prodotto è già stato presentato al pubblico su varie testate giornalistiche come Leggo e Hoga.

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