il più grande impianto solare del mondo:
Solare

Crimson solar project: in California impianto solare per 90mila case

Il cambio di marcia sulle politiche ambientali, negli Stati Uniti, è stato netto. Poco dopo aver preso il posto di Donald Trump, noto negazionista nonché estremamente vicino all’industria petrolifera, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato una serie di ordini esecutivi relativi alla protezione dell’ambiente, iniziando a colmare le lacune lasciate dal predecessore. Questo non può certo meravigliare, partendo dal presupposto che quello della sostenibilità ambientale è stato uno dei temi principali della campagna elettorale di Biden. Ecco allora che il presidente ha iniziato rivedendo le politiche di Trump per i permessi di trivellare il territorio federale alla ricerca di petrolio e di gas, per arrivare all’importante nomina dell’ex segretario di stato John Kerry in veste di inviato speciale per il clima. Biden ha poi avviato l’iter per comprare mezzi a zero emissioni per organi statali e federali, nonché per creare una task force nazionale impegnata sul tema del cambiamento climatico. E una nuova dimostrazione del cambio di passo in materia ambientale dell’amministrazione Biden è arrivata in tarda primavera, quando è stata approvata la costruzione di un enorme impianto fotovoltaico nel deserto della California. Questa grandissima centrale a energia solare sarà in grado di alimentare quasi 90mila abitazioni.

Un impianto solare grande 8 chilometri

L’impianto solare approvato dall’amministrazione Biden si chiamerà Crimson solar project. A impressionare è la grandezza complessiva di questa costruzione, che si estenderà, pannello dopo pannello, per ben 8 chilometri quadrati di superficie. Si parla dunque di un impianto solare che sarà vasto quanto l’isola italiana di Ustica, o quanto l’isola di Grado, o ancora, poco più grande dell’isola di Ponza. Nel deserto californiano, del resto, lo spazio non manca (non a caso questo è uno degli spazi presi in considerazione per le sperimentazioni del treno Hyperloop): l’area scelta è quella nei pressi della città di Blythe, poco più di 20mila abitanti, nella contea di Riverside. Una volta terminato, l’impianto potrà vantare una potenza installata di 350 megawatt. L’investimento necessario è enorme quanto la superficie occupata, con la previsione attuale che arriva a 550 milioni di dollari statunitensi, ovvero circa 460 milioni di euro. A mettere in opera l’impianto sarà la Canadian Solar; l’energia prodotta, invece, sarà gestita dalla californiana Southern California Edison. A completare il tutto ci sarà anche un sistema di accumulo.

Un passo importante verso degli Stati Uniti carbon free

Come ha spiegato la segretaria degli Interni Deb Haaland “progetti come questi possono aiutare a rendere l’America leader globale nell’economia dell’energia pulita, mediante lo sviluppo responsabile di progetti su terreni pubblici”. La strada da fare è ancora tanta, partendo dal presupposto che attualmente gli Stati Uniti soddisfano solamente il 12% del proprio fabbisogno energetico mediante delle fonti rinnovabili. Ancora oggi, infatti, il paese dipende al 45% dal gas naturale, al 24% dal carbone e al 17% dal nucleare. L’amministrazione Biden è però intenzionata a cambiare le cose in fretta, seguendo le direttive che arrivano dal mondo scientifico, in modo da frenare il cambiamento climatico. Attualmente tutti i fornitori di elettricità sul territorio statunitense sono obbligati a garantire, entro il 2030, l’80% della propria produzione da fonti a zero emissioni di anidride carbonica. Entro il 2035 la percentuale dovrà essere portata al 100%, per perseguire l’obiettivo generale di avere l’intera economia degli States carbon free entro la metà del secolo.

In margine a questa notizia, per fare dei paragoni, può essere utile sapere che il più grande impianto fotovoltaico attualmente attivo si trova in India. Si parla del gigantesco Bhadla Solar Park, grande 5,7 chilometri. Il suo primato, però, ha le ore contate.