Gas naturale
Inquinamento

Gas naturale, il rischio della fratturazione idraulica

Lo scorso 13 dicembre la US EPA, ovvero l’agenzia ambientale governativa statunitense ha rilasciato la relazione finale su un argomento abbastanza spinoso che ultimamente ha dato parecchio da discutere all’opinione pubblica americana e non solo. Si tratta della relazione sull’impatto dell’utilizzo del fracking (anche noto come fratturazione idraulica) per estrarre del gas naturale. La fratturazione idraulica è un metodo di “attacco” a un corpo solido roccioso che utilizza la pressione di un fluido, generalmente si tratta dell’acqua, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso sotterraneo.
Secondo la US EPA questo metodo utilizzato per estrarre petrolio o gas potrebbe compromettere, in alcune circostanze, le risorse di acqua potabile e nel comunicato di pochi giorni cerca di fornire tutte le motivazioni.
Di estrazioni rischiose di gas o petrolio e in particolare della tecnica di fratturazione idraulica abbiamo già parlato diverse volte su green.it, ma la novità questa volta sta nella presa di posizione della agenzia ambientale governativa statunitense che da adesso dovrebbe regolamentare il futuro di questa operazione. 

Il ruolo fondamentale del gas naturale per States

Il gas naturale gioca un ruolo chiave negli Stati Uniti che ne posseggono vaste riserve che costituiscono un’importante ricchezza. Ultimamente è stato possibile arrivare a queste formazioni grazie ai progressi fatti nella perforazione orizzontale e nella fratturazione idraulica. La US EPA ha lavorato molto negli ultimi anni con il governo e con i principali player per garantire che l’estrazione del gas naturale non vada a impattare negativamente sull’ambiente.

Gas Naturale
L’agenzia ambientale governativa statunitense ha rilasciato la relazione finale su un argomento abbastanza spinoso riguardante l’estrazione del gas naturale

Migliorare la comprensione scientifica della fratturazione idraulica

Lo studio dell’ US EPA sulla fratturazione idraulica nell’estrazione di petrolio e gas naturale e il suo potenziale impatto sulle risorse di acqua potabile ha necessitato della rilettura di tutta la letteratura scientifica pubblicata sull’argomento, dell’analisi dei dati esistenti, della valutazione di scenari futuri e di molti studi di laboratorio.
L’iter di questo studio è stato lungo e faticoso. La US EPA ha pubblicato un rapporto di avanzamento nel mese di dicembre 2012 a cui è seguito un progetto di valutazione finale che prevedeva la revisione tra pari più l’aggiunta di commenti nel mese di giugno 2015 e, siamo nel presente, la relazione finale nel rapporto di dicembre 2016 di cui vi abbiamo già detto gli esiti in apertura del pezzo.
La conclusione è che le attività di fratturazione idraulica possono, in alcune circostanze, gravemente influenzare le risorse di acqua potabile, per questo l’Agenzia identifica i fattori che influenzerebbero questi scenari.

Chiarezza normativa e sui reali rischi

Le operazioni di estrazione del gas naturale attraverso questi metodi possono provocare una serie di potenziali impatti per l’ambiente. Tra questi la US EPA cita:

  • Lo stress sulle acque di superficie e sotterranee per acquisire il liquido usato nelle operazioni di fratturazione idraulica.
  • La contaminazione delle fonti sotterranee di acqua potabile derivanti a potenziali sversamenti.
  • L’impatto negativo causato dagli scarichi nelle acque superficiali o dallo smaltimento dei pozzi sotterranei.
  • L’inquinamento atmosferico derivante dal rilascio di composti organici volatili, inquinanti pericolosi per l’aria e possibili alimentatori del gas serra.

Lo sviluppo delle estrazioni del gas naturale è in rapido aumento in molte regioni e per questo diventano essenziali le precauzioni da prendere immediatamente, sebbene l’US EPA chiarisca che ulteriori studi e ricerche per continuare a comprendere i rischi reali e potenziali continueranno.

Pericolo in acqua e aria

Poiché il numero di pozzi che estraggono gas è in aumento negli USA aumenta, in maniera direttamente proporzionale cresce anche il volume della acque reflue che devono essere smaltite. Queste acque possono contenere alti livelli di solidi totali disciolti oltre che alte percentuali di prodotti chimici organici e inorganici, metalli e materiali radioattivi presenti in natura. La US EPA sta esaminando i diversi metodi di gestione utilizzati dall’industria per garantire che ci siano attive le opzioni sicure e legali per lo smaltimento di queste acque.
Non soltanto le acque reflue, ma anche l’aria nei siti di estrazione di gas naturale è uno dei principali temi sotto la lente di ingrandimento dell’US EPA. Sono certi gli impatti sulla qualità dell’aria. Il Dipartimento degli Interni, altre agenzie federali e i governi dei singoli stati coinvolti stanno lavorando per riconoscere e ridurre tali emissioni nell’atmosfera. Lo US EPA ha mandato in porto anche il Clean Air Act che regolamenta nei siti di estrazione di petrolio e gas naturale le emissioni di gas ad effetto serra.

Gas naturale
L’agenzia ambientale governativa statunitense ha rilasciato la relazione finale su un argomento abbastanza spinoso riguardante l’estrazione del gas naturale

 

Attenti a Trump

Oltre alle indagini auto dirette, US EPA riceve migliaia di contatti e rapporti sugli incidenti relativi alle attività di estrazione che potrebbero avere un impatto sulla qualità dell’aria o dell’acqua. L’agenzia lavora con i governi statali e locali per rispondere agli incidenti, incoraggiare la prevenzione degli infortuni e fornire una risposta efficace e tempestiva in caso di emergenze. Ci sono uffici dell’EPA in tutta la nazione che forniscono informazioni, pareri ed effettuano ispezioni con il rilascio dei conseguenti permessi. L’EPA di fatto è l’occhio vigile che monitora il rischio ambientale negli Stati Uniti e in una nazione che dovrà ben guardarsi dal suo nuovo presidente e delle sue promesse a molti “amici finanziatori della campagna” che operano nel settore delle estrazioni la decisione arrivata a ridosso di Natale e quindi a ridosso dell’ingresso di Trump in Casa Bianca è da leggere come un’importante segnale lanciato alla nuova classe che amministrerà gli Stati Uniti d’America per i prossimi quattro anni.