Global Warming
Inquinamento

Livelli gas serra mai così alti in 800 mila anni: le reazioni

GAS SERRA ALLE STELLE. L’Ipcc ha presentato a Copenaghen il rapporto di sintesi dei sette anni di lavoro di migliaia di scienziati provenienti da oltre 190 Paesi in tutto il mondo. Il punto focale del documento è quello relativo alle concentrazioni di gas serra, che hanno raggiunto i livelli massimi da 800 mila anni a questa parte. Come ha affermato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, è necessario «agire ora per ridurre le emissioni di CO2, ridurre gli investimenti nel carbone ed adottare energie rinnovabili per evitare il peggioramento del clima che si riscalda ad una velocità senza precedenti».

LE REAZIONI DEI POLITICI. Il documento di sintesi dell’Ipcc ha ovviamente destato moltissime reazioni ad ogni angolo del pianeta. Il segretario di Stato USA, John Kerry, ha puntato il dito contro chi decide «di ignorare o di contestare i dati esposti in questo rapporto» mettendo così in pericolo l’intera popolazione mondiale e soprattutto le generazioni future. Dalla Francia arriva l’appello ad una «mobilitazione universale ed immediata» sul cambiamento climatico, così come il nostro ministro per l’Ambiente, Gian Luca Galletti, vede il rapporto dell’Ipcc come «una chiamata alle responsabilità per il mondo», a cui serve «una presa di coscienza globale».

LE REAZIONI DEGLI AMBIENTALISTI. L’Ippc ha dichiarato senza giri di parole che «più aspettiamo, più il cambiamento sarà costoso». E a mettere pressione ai capi di stato mondiali non è solo l’Ippc: anche le associazioni ambientaliste hanno ovviamente reagito ai drammatici dati del rapporto. Wwf Italia vede nel documento dell’Ipcc la conferma di quanto la stessa associazione ribadisce da anni, ovvero «che siamo noi la causa dei cambiamenti climatici e che la nostra dipendenza dai combustibili fossili è di gran lunga la principale fonte di inquinamento che sta cambiando il nostro clima». Dal canto suo Greenpeace Italia prende nota dei buoni propositi dei governi, ribadendo però che «la realtà è che i governi del mondo annunciano ma fanno poco o nulla e le emissioni continuano ancora a crescere». Ora più che mai, secondo Greenpeace, dobbiamo «fermare la deforestazione, produrre cibo più sostenibile e sostituire i processi industriali dannosi e le emissioni nocive con alternative pulite».