raccolta plastica corretta
Riciclo plastica

Raccolta differenziata: la plastica che non va messa negli gli imballaggi

Nel 2020 gli italiani hanno conferito ai Centri di selezione 1.433.203 tonnellate di imballaggi in plastica, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. La crisi sanitaria non ha quindi fermato la macchina della raccolta differenziata. E questo va detto pur sottolineando, a partire dalle analisi fatte da Corepla, che  il quantitativo complessivo di imballaggi immessi al consumo sul territorio nazionale durante il 2020 si è ridotto del 5% rispetto al 2019. Insomma, sul fronte della gestione della plastica ci sono stati dei miglioramenti, ma ancora oggi si fanno molti errori. Molto spesso, infatti, nei bidoni dedicati alla raccolta degli imballaggi di plastica si trovano rifiuti che dovrebbero essere in realtà immessi nel secco non riciclabile oppure nei contenitori per i rifiuti ingombranti.

Come funziona il riciclo della plastica

Nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica esiste fisiologicamente, purtroppo, una componente definita “frazione estranea”, costituita cioè da oggetti che dovrebbero essere raccolti altrove. Conferire nei contenitori appositi solo i corretti imballaggi di plastica è però di fondamentale importanza, per molti motivi. Si pensi a quello che si può fare con la plastica riciclata: con una ventina di bottiglie di PET è possibile fare un maglione di pile, oppure delle borracce di plastica riciclata, evitando ulteriori emissioni nocive. Va infatti ricordato che per produrre 30 bottiglie in plastica da 1,5 litri vengono utilizzati 2 chilogrammi di petrolio, nonché circa 18 litri d’acqua.

Ma come avviene nel concreto il riciclo della plastica per favorire il suo riutilizzo? Si passa dapprima dalla selezione e dalla divisione dei materiali. Prima si interviene per eliminare la già citata frazione estranea, con vari metodi (calamite, getti d’aria e via dicendo) poi si prosegue con la selezione vera a propria delle varie tipologie di plastica. Ogni diversa tipologia di plastica può poi essere lavorata in modo diverso, passando dapprima per la triturazione, per produrre scaglie via via più piccole, dai 20 millimetri agli 8 millimetri di lato. Nel caso delle termoplastiche – come per esempio per le bottiglie in PET – si passa alla termofusione, per produrre dei “fili” di plastica. La plastica riciclata potrà essere così impiegata per produrre maglie, tappeti, pavimenti, cuscini e via dicendo.

Tutto questo processo, però, può essere rallentato, reso più costoso e difficoltoso a causa dell’eccessiva presenza di componenti estranei nella raccolta differenziata della plastica.

Raccolta differenziata: la plastica che non che non va messa negli gli imballaggi

Nella raccolta della plastica devono essere conferiti solo gli imballaggi di plastica, che dovrebbero essere chiusi in sacchi di plastica trasparenti o semitrasparenti. É bene poi ridurre per quanto possibile il volume dei rifiuti prima di effettuare il conferimento, e nel modo corretto. Nel caso delle bottiglie di plastica, per esempio, è bene procedere al loro schiacciamento, ma non accartocciandole dall’alto verso il basso; questo, infatti, renderebbe più difficoltoso il lavoro di riciclaggio. É quindi necessario appiattire le bottiglie in lunghezza. Detto questo, quali sono i rifiuti che spesso vengono conferiti nella raccolta degli imballaggi di plastica, e che invece dovrebbero essere conferiti altrove?

  • Posate di plastica
  • Manufatti di plastica di piccole dimensioni
  • Manufatti di plastica in grande dimensioni
  • Giocattoli di plastica
  • Tubi in plastica o gomma
  • Fili elettrici
  • Teli di nylon o in plastica
  • Secchi e bacinelle
  • Arredi, arredi da giardino
  • Custodie CD
  • CD

Tutti questi rifiuti devono essere conferiti di volta in volta nei contenitori del secco non riciclabile, dei rifiuti plastici diversi dagli imballaggi e dei rifiuti ingombranti. Possono invece essere conferiti nella plastica tutti i normali imballaggi e contenitori per il cibo, dai barattoli di yogurt alle vaschette di plastica, ben risciacquati e privati dell’etichetta. Quest’ultima dovrà essere conferita correttamente in base al materiale (certe volte per esempio si incontrano barattoli di yogurt con involucro esterno in cartone).