riparare la rete idrica
Urbanistica

Riparare la rete idrica con l’intelligenza artificiale: la proposta di una startup italiana

La siccità continua a colpire la penisola italiana, e i messaggi allarmati si moltiplicano. «Oltre il 25 luglio non riusciamo ad andare» ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel corso di una conferenza stampa dedicata proprio all’emergenza siccità. Va detto che a essere messa in forse – per ora – non è l’acqua potabile, quanto invece l’acqua destinata all’agricoltura. Del resto in Lombardia sono prima di tutto i grandi laghi a segnalare la gravità della situazione. Il lago Maggiore si presenta in questi giorni con un riempimento al 32%, mentre il lago di Como presenta un afflusso d’acqua ridotto al 53%. In uno scenario di questo tipo risparmiare acqua è ancora più importante, pur sapendo che buona parte dello spreco ha luogo proprio a livello della rete idrica. Si calcola infatti che in Italia vengono persi in media 42 metri cubi di acqua ogni chilometro di tubature, a causa di rotture di vario tipo: per questo motivo diventa particolarmente interessante la proposta di una startup italiana, che suggerisce di riparare la rete idrica in modo mirato, grazie all’intelligenza artificiale.

Le perdite degli acquedotti in Italia

La startup in questione è Sensoworks, le cui competenze spaziano dal monitoraggio di infrastrutture civili, tra le quali per l’appunto gli acquedotti, fino all’Industry 4.0, per arrivare a soluzioni innovative in ambito di smart city. Nata 2 anni fa e già finita sulle principali testate italiane per la novità costituita dalle sue diverse soluzioni intelligenti per il monitoraggio delle infrastrutture, la startup vuole ora concentrarsi proprio sulla questione della gestione dell’acqua potabile.

Indubbiamente poter contare su un monitoraggio effettivo della struttura e poter quindi riparare la rete idrica nei punti più critici potrebbe cambiare nettamente la situazione nel nostro Paese, riducendo via via lo spreco. Lungo la rete idrica italiana, che si sviluppa per più di 57mila chilometri, va perso infatti circa il 36% dell’acqua immessa. E questo per l’appunto è solo il valore medio: ci sono realtà come Chieti in cui a scomparire a livello delle tubature è il 71,1% dell’acqua, o come Latina (70,1%), Belluno (68,1%) e Siracusa (67,6%). Le condizioni degli acquedotti italiani sono quindi molto spesso drammatiche, rendendo necessari degli interventi di riparazione e di sostituzione. Ma come affrontare un problema di questa portata?

Riparare la rete idrica italiana grazie all’intelligenza artificiale

Come spiega Niccolò De Carlo, ceo e co-fondatore di Sensoworks «oltre il 60% della rete idrica italiana ha più di 30 anni di vita ed il 25% ha addirittura una vetustà di oltre 50 anni». Si capisce quindi che la soluzione più ovvia sarebbe quella di procedere con un rinnovo quasi totale delle tubature, cosa che però risulta impossibile, per questioni di tempo, pratiche ed economiche. La via percorribile sarebbe quella di un progressivo e inesausto ammodernamento, ma va detto che il tasso nazionale di rinnovo della rete idrica è pari a circa 4 metri di condotta per ogni chilometro di rete. Di questo passo, fanno sapere da Sensoworks, per sostituire l’intera rete sarebbero necessari 250 anni, con una spesa di circa 5 miliardi di euro all’anno. Si capisce quindi che nemmeno quella dell’ammodernamento progressivo sembra essere la soluzione. Ecco allora che la startup suggerisce di puntare dritto ai problemi concreti, attraverso un monitoraggio dinamico della rete e delle infrastrutture a essa collegate. Grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale elaborati da Sensoworks è infatti possibile individuare le criticità maggiori, intervenendo ancora prima che si verifichi il danno e quindi la perdita. Si parla insomma di reale manutenzione predittiva, con interventi mirati e tempestivi, senza sprechi, grazie a un’attenta analisi di fattori come età, diametro e materiale delle singole condutture, ma anche tipo di suolo, temperatura, profondità, cedimenti, radici e così via.