La nave scuola Palinuro (foto: www.wwf.it)
Inquinamento

Al via “MEdiTErraneo”, la campagna del WWF e della Marina Militare

Per il terzo anno consecutivo WWF e Marina Militare tornano a solcare insieme i mari italiani con l’iniziativa MEdiTErraneo. L’obbiettivo, ancora una volta, è quello di sensibilizzare la cittadinanza e la popolazione sul tema della cura e della protezione dei nostri mari. Una viaggio lungo 8.000 chilometri a bordo della nave scuola Palinuro, che da giugno a settembre toccherà 5 tappe per insegnare agli italiani ad amare e conoscere il mare. Stand e materiali informativi disponibili ai moli di attracco racconteranno ai visitatori quanto il Mar Mediterraneo faccia parte della nostra cultura e della nostra storia e quanto sia necessario tutelarlo e difenderlo.

Il progetto è stato presentato questa mattina a Venezia, nell’ambito delle iniziative di EXPO Venice Aquae. Proprio nella città della laguna è prevista la prima tappa del tour, con eventi previsti dall’11 al 14 giugno (giovedì 11 e venerdì 12 dalle 10.00 alle 12.00, sabato 13 dalle 16.00 alle 19.00 e domenica 14 dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00). Successivamente la goletta veleggerà verso Ortona, in Abruzzo, dove sosterà dal 27 al 28 giugno. Nel mese di luglio è previsto invece il raggiungimento delle coste siciliane (Catania, 4-5 luglio) e di quelle toscane (Livorno, 11-12 luglio). La navigazione si concluderà quindi il 10 settembre, quando la Palinuro approderà a Montecarlo. Lì rimarrà fino al 14 dello stesso mese.

Particolarmente significativo sarà l’attraversamento del Santuario Pelagos: uno degli obbiettivi della campagna è infatti quello di rendere quell’area una zona protetta, in quanto habitat delle balenottere comuni, dei capodogli e delle stenelle, tutte specie la cui sopravvivenza è messa a rischio dal traffico navale e dall’inquinamento. Già lo scorso marzo il WWF aveva lanciato un appello insieme ad altre 16 associazioni per chiedere una maggiore collaborazione tra Italia, Francia e Principato di Monaco per la tutela del santuario per i mammiferi marini.

«È il Mediterraneo, culla delle più grandi civiltà del passato e regno della biodiversità del presente, a chiederci aiuto», ha dichiarato Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia. «È un mare relativamente piccolo, intensamente popolato, sintesi di culture, paesaggi, architettura, cibo e contaminazioni. Noi siamo suoi figli, ma ora ne stiamo abusando, inquinandolo con le microplastiche, con sostanze chimiche pericolose, con una pressione turistica concentrata nei pochi mesi estivi, con un traffico navale frettoloso e con una pesca eccessiva. Vogliamo coinvolgere i cittadini del Mediterraneo, sensibilizzarli per aiutarci a compiere un passo importante alla scoperta della straordinaria biodiversità di questo mare, a partire dal Santuario che dovrebbe difendere i cetacei».

Secondo Marco Costantini, responsabile Mare di WWF Italia, «questo piccolo angolo di ‘oceano’, ricchissimo di biodiversità, contiene molto di noi. Il suo lento ricambio, 80-90 anni per le acque superficiali e 7.500 anni per l’intero volume, non consente di smaltire l’inquinamento prodotto dalle nostre attività. Le minacce sono tante, dalle piattaforme estrattive petrolifere fino alle plastiche: proprio queste sono stimate oggi tra le 1.000 e le 3.000 tonnellate, una quantità comparabile a quella delle grandi isole galleggianti osservate negli oceani».