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Riciclo plastica

Strada di plastica riciclata, in Olanda parte la sperimentazione

Da diversi anni si stanno cercando valide alternative al tradizionale asfalto con cui vengono realizzate le strade di tutto il mondo. L’asfalto rilascia infatti in atmosfera circa 27 kg di Co2  per ogni tonnellata prodotta, trattiene il calore e contribuisce quindi al fenomeno dell’isola di calore, ovvero l’aumento delle temperature nelle aree urbanizzate.

Strade più green, tutte le sperimentazioni in atto

La ricerca scientifica si sta muovendo su più fronti al fine di trovare delle soluzioni più sostenibili dal punto di vista ambientale. Da un lato ci sono tutte le interessanti sperimentazioni delle cosiddette strade solari, con le Solar Roadways dei coniugi Brusaw che hanno fatto da apripista, seguiti a stretto giro dall’innovazione francese Wattway, lastre fatte di celle fotovoltaiche in silicio policristallino che vanno semplicemente incollate al pavimento, fino alle famosissime Glowing Lines olandesi che puntano sulla fosforescenza del manto stradale. Dall’altro lato ci sono invece progetti che puntano esclusivamente sull’impiego di nuovi materiali. Abbiamo visto lo sviluppo prototipale di asfalti composti di bitume e pneumatici riciclati che aumentano la fonoassorbenza delle strade e la sperimentazione di un particolare manto stradale che mescola l’asfalto a un mix di buste di plastica riciclate.

PlasticRoad, la strada di plastica riciclata verrà realizzata

Simile a quest’ultima ricerca è la PlasticRoad olandese che compie un ulteriore passo in avanti: la plastica riciclata non è più parte di un composto bituminoso ma diventa l’unico materiale con cui realizzare le strade.

Il progetto, lanciato nel 2015 da un’impresa di costruzioni particolarmente attenta all’ambiente, la Volker Wessel, è pronto per essere implementato nella città di Rotterdam per un periodo di sperimentazione. La società che ne detiene il brevetto ha infatti siglato un accordo con Wavin, produttore olandese di materiali plastici e l’azienda petrolchimica francese Total, grazie al quale la PlasticRoad verrà ufficialmente prodotta e installata.

“Grazie alla collaborazione con Wavin e Total ora abbiamo raccolto un ampio bacino di conoscenze, esperienze e risorse che ci consentiranno di compiere dei passi concreti nello sviluppo di PlasticRoad – hanno commentato gli inventori della tecnologia, Anne Koudstaal e Simon Jorritsma -. Ci aspettiamo di completare il primo prototipo entro la fine del 2017”.

Riuso e leggerezza


Ma che cos’è PlasticRoad? Si tratta di una copertura stradale composta al 100% di plastica riciclata. Oltre all’evidente vantaggio di poter riutilizzare, in un’ottica di circolarità dei processi, un materiale come la plastica di cui si fa un grande uso in tutto il mondo, i benefici sembrano essere molti. Le strutture modulari, già dotate dello spazio necessario per il passaggio di cavi e tubazioni e per lo scorrimento dell’acqua piovana, possono essere prefabbricate direttamente in fabbrica e trasportate sul luogo di posa, riducendo i tempi di cantiere. Secondo quanto stimato non dovrebbero volerci più di 3 settimane per montare il sistema. Questo anche grazie alla leggerezza della plastica che rende i lavori più agevoli.

Manutenzione ridotta

Stando agli sviluppatori del progetto la strada di plastica è inoltre meno soggetta all’usura nel tempo, dettata dagli agenti fisico-chimici e dalle variazioni climatiche, rispetto al classico manto stradale. Questo perché Plastic Road riesce a sopportare sia alte temperature fino a 80 gradi, sia basse, fino a meno 40 gradi, con una resistenza tale alla corrosione, da risultare fino a tre volte più affidabile rispetto all’asfalto. Un aspetto che comporterebbe una riduzione dei lavori manutentivi e un risparmio quindi di tempo, denaro ed energia.