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Italia

Censimento degli alberi monumentali: tutti i ritardi dei comuni italiani

Un censimento tentennante

Forse non tutti lo sanno, ma in Italia ci sono delle nuove leggi a difesa degli alberi monumentali del nostro paese. Queste nuove normative prevedono, tra le altre cose, anche una sanzione da 5 mila a 100 mila euro nel caso in cui un albero monumentale venga abbattuto o modificato senza senso, sia per quanto riguarda la chioma che per le radici. Ma perché tutte queste leggi entrino effettivamente in vigore, è necessaria ovviamente una lista degli alberi da difendere: più concretamente, il Corpo Forestale dello Stato sta incontrando le Regioni affinché esse rendano noti i nominativi e le ubicazioni degli alberi da pubblicare nel nuovo elenco nazionale. Senonché, alcuni Comuni italiani stanno tentennando: come infatti afferma Angela Farina, responsabile del monitoraggio ambientale del Corpo Forestale, «purtroppo registriamo problemi per la scarsa sensibilità di molti Comuni, in tutta Italia, che frenano nell’istruire gli iter amministrativi per vincolare gli alberi e tutelarli». Se in regioni come la Sardegna, l’Abruzzo, la Val d’Aosta, il Piemonte, il Veneto, la Liguria e l’Emilia Romagna la risposta è stata buona, per le altre regioni si parla di veri e propri freni da parte della burocrazia locale. Insomma, il nuovo censimento dei nostri alberi monumentali è ostacolato da molti comuni renitenti, un fatto piuttosto grave e dannoso, soprattutto se si pensa che l’ultimo e unico censimento di questo tipo risale al lontano 1982.

Facebook amico degli alberi monumentali

Si potrebbe dunque pensare che ai cittadini italiani importi poco dei propri alberi secolari. Ma non è affatto così: basti pensare a quanti hanno partecipato al concorso ‘Eleggi l’albero dell’anno 2015’ dell’associazione culturale Adea. Il tutto si è svolto su Facebook, all’interno del gruppo ‘Amici degli alberi‘: più di 18mila membri e circa 115 alberi candidati per essere incoronati come il più rappresentativo d’Italia, fotografati dagli utenti e postati in rete senza ritocchi o effetti speciali. Quindi sequoie secolari, sughere siciliane, cedri libanesi, alberi secolari e nobili, ma anche alberi semplici e resi stupendi dai semplici aneddoti o ricordi. A vincere il concorso, infatti, è stato un albero di per sé normalissimo, ovvero un noce del Trentino, precisamente di Cles. E proprio questo albero, come tanti altri presentati al concorso, è stato portato avanti anche dalla volontà popolare di farne un albero monumentale, da inserire al più presto nella preziosa lista del censimento nazionale. Ma qui, la parola, passa alla burocrazia.