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Fonti rinnovabili in Europa: i numeri principali del 2023


Lo scorso ottobre il Consiglio Europeo ha adottato una nuova direttiva sulle energie rinnovabili, fissando l’obiettivo da raggiungere entro il 2030: il target è quello del 42,5% del consumo energetico complessivo soddisfatto da energia prodotta in modo sostenibile, puntando in realtà al 45%. Di fatto lo scopo è stato quello di spingere gli Stati membri ad accelerare la propria transizione energetica. Qualcosa sicuramente si sta muovendo: nei primi 6 mesi del 2023, hanno fatto sapere gli analisti del think tank Ember, è stato toccato il minimo storico per quanto riguarda la mole di energie elettrica prodotta nell’Unione Europea usando combustibili fossili. Si è parlato infatti di “solo” il 33% di elettricità prodotti con combustibili di origine fossile, la più bassa mai registrata; nel dettaglio, rispetto all’anno precedente l’uso del carbone è crollato del 23%, quello di gas del 13%; nello stesso periodo, guardando alle fonti rinnovabili in Europa, l’energia prodotta dal fotovoltaico è aumentata del 13%, mentre l’eolico ha fatto un passo in avanti del 5%.

Le fonti rinnovabili in Europa: i passi avanti del 2023

Restiamo sui primi mesi del 2023 per vedere i passi in avanti fatti dalle fonti rinnovabili in Europa. Nel primo semestre dell’anno scorso, per esempio, per la prima volta Romania e Grecia hanno portato la propria produzione di energia rinnovabile al di sopra del 50%. Danimarca e Portogallo, da parte loro, hanno fatto molto meglio, superando la soglia del 75% (abbiamo visto qualche giorno fa quanto è aumentata negli ultimi anni la produzione di elettricità da fonti rinnovabili in Portogallo). Sempre nella prima parte del 2023, la generazione di energia da combustibili fossili è scesa di oltre il 30% in 5 Paesi, e di almeno il 20% in 11 Paesi. Nei Paesi Bassi, in giugno, si è stati in grado di generare energia elettrica per 17 giorni consecutivi senza ricorrere al carbone; a luglio la Grecia è riuscita a fare lo stesso per 80 ore.

L’energia elettrica da fonti rinnovabili in Germania

Vista una panoramica generale sulle fonti rinnovabili in Europa, vediamo alcuni casi singoli, partendo per esempio dalla Germania, che negli ultimi mesi ha aumentato in modo importante la propria capacità solare. Nel 2023 le rinnovabili tedesche hanno prodotto complessivamente circa 260 TWh (stando ai dati Fraunhofer ISE), così da contribuire per il 59,7% alla produzione elettrica totale del 2023. Nel 2022 il dato era stato inferiore del 7,2%. A cosa è dovuto questo aumento? Sia alla maggiore disponibilità di impianti, sia alle condizioni meteorologiche. La principale fonte rinnovabile è stata rappresentata dall’eolico, che da solo ha prodotto il 32% del fabbisogno elettrico nazionale; il fotovoltaico ha contribuito per il 12%.

Il 50,4% di energia elettrica rinnovabile in Spagna

La Germania non è l’unico grande Stato dell’Unione Europea ad aver superato la soglia del 50% di energia elettrica da fonti rinnovabili. Anche la Spagna è riuscita a superare questo ostacolo – psicologico ma non solo – raggiungendo il 50,4% di energia da fonti rinnovabili. Qui l’aumento rispetto al 2022 è stato di 8 punti percentuali, per un Paese che prima del 2023 non aveva mai superato il 50% di energia da fonti sostenibili: anche in Spagna, va detto, la prima fonte è l’eolico, al 23,3%, seguito dal fotovoltaico al 14% e dall’idroelettrico al 9,5%.

In attesa dei dati italiani, una cosa sembra giù adesso certa: il nostro Paese non ha superato la soglia del 50%. Guardando alla produzione di energia elettrica dei primi 11 mesi del 2023, stando alle statistiche di Terna, si parla infatti del 44,2%. Guardando al quadro complessivo delle fonti rinnovabili in Europa, quindi, l’Italia resta un po’ indietro.