Produzione di elettricità in Portogallo
Energie

Produzione di elettricità in Portogallo: 61% rinnovabile

Qualche giorno fa abbiamo parlato dell’invidiabile transizione energetica dell’Uruguay, che è arrivato a produrre fino al 98% dell’energia elettrica in modo rinnovabile: il Paese Sudamericano ha iniziato la scalata delle energie green nel 2008, per arrivare ora a risultati da record. Ma l’Uruguay non è l’unico Stato a cui guardare come modello per accelerare il passaggio alle fonti energetiche rinnovabili, sapendo per esempio che l’Italia può trovare un modello di riferimento decisamente più vicino. La produzione di elettricità in Portogallo, nel 2023, si è infatti attestata come rinnovabile al 61%, percentuale di gran lunga superiore a quella italiana. Nel nostro Paese, per fare un paragone, si era parlato di un 31,1% del fabbisogno elettrico nazionale soddisfatto da rinnovabili nel 2022, e di un 35,4% nel 2021, mentre si è ancora in attesa dei dati definitivi rispetto all’anno scorso. La differenza tra produzione di elettricità in Portogallo e in Italia è in enorme, con il Paese iberico che ha cambiato marcia in campo energetico.

I numeri della produzione di elettricità in Portogallo

Le cifre relative alla produzione di elettricità in Portogallo sono state rese note dal gestore della rete elettrica nazionale lusitana, ovvero da Ren: si parla nello specifico di 31,2 Terawattora di energia elettrica generata da fonti rinnovabili, andando così a soddisfare il 61% del fabbisogno nazionale. Ovviamente per interpretare correttamente i dati sulla produzione di elettricità in Portogallo è bene tenere presente che abbiamo a che fare con un Paese di poco più di 10 milioni di abitanti, con una superficie di circa 92 mila chilometri quadrati (laddove per fare un esempio in Italia si parla di circa 302 mila chilometri quadrati, ad accogliere quasi 60 milioni di abitanti): sapendo che le energie rinnovabili tendono a consumare molto suolo, questi numeri non possono essere trascurati. Detto questo, il 25% della produzione di elettricità in Portogallo nel 2023 è stata di origine eolica, anche grazie agli impianti eolici offshore. E se l’eolico è la principale fonte energetica rinnovabile del Paese, al secondo posto si piazza l’idroelettrico, al 23%. Il fotovoltaico si posiziona al terzo posto, con una distanza importante rispetto all’energia generata dal vento e dall’acqua: i pannelli solari si limitano infatti a soddisfare il 7% del fabbisogno elettrico portoghese, pur con un importante aumento rispetto all’ann precedente. Quarta fonte rinnovabile più sfruttata è la biomassa. Il 2023 in particolare ha visto una grande crescita del fotovoltaico, con un incremento del 43%, da ricondurre soprattutto alla costruzione di nuovi impianti; a fare la parte del leone è stato però l’idroelettrico, con gli impianti del Portogallo a produrre il 70% in più rispetto all’anno precedente.

Sempre meno gas naturale in Portogallo

Non stupisce che, al progredire della crescita della produzione di elettricità in Portogallo da fonti rinnovabili, si riduca il ricorso ai combustibili fossili. Nel corso del 2023, proprio grazie all’aumentare dell’energia elettrica prodotta con idroelettrico e fotovoltaico, l’utilizzo di gas naturale si è ridotto del 21%; questo sapendo peraltro che il Portogallo importa questo combustibile via mare, da Stati Uniti e da Nigeria. Guardando al mix energetico complessivo del Portogallo nel 2023, quindi, si ha un 61% di energia rinnovabile prodotta nazionalmente, un 19% di energia da fonti non rinnovabili prodotta nazionalmente e infine un 20% di energia importata dall’estero. Indubbiamente la buona percentuale di rinnovabili è da ricondurre anche all’irraggiamento solare del Paese e al vento che soffia abbondante; queste però non possono essere giustificazioni per gli altri Stati, sapendo peraltro che ogni Paese ha l’opportunità di sfruttare diverse fonti energiche per creare il proprio mix di rinnovabili.