Inquinamento

Sostenibilità degli impianti sciistici: la stazione di LAAX prima al mondo

Gli impianti sciistici possono davvero essere ecosostenibili?

Per molti anni gli ambientalisti di tutto il mondo hanno puntato il dito contro i moderni impianti sciistici: c’è di mezzo la distruzione di importanti fette dell’ecosistema alpino, l’inquinamento, l’enorme energia utilizzata per gli impianti di risalita e lo spreco d’acqua per la realizzazione della neve artificiale. È però anche vero che, seppur nel loro impatto paesaggistico e ambientale notevole, e della diminuzione della biodiversità che spesso comportano, gli impianti sciistici sono tra i più potenti strumenti che possono opporsi all’abbandono della montagna. In effetti, un ritorno ad un’economia esclusivamente agro-silvo-pastorale delle regioni montane non è né realistico, né del tutto auspicabile. Per questi motivi, e per rispondere al crescente bisogno di sostenibilità degli stessi sportivi, le maggiori località sciistiche dell’arco alpino negli ultimi anni hanno intrapreso un virtuoso percorso per aumentare la sostenibilità degli impianti. Si parla dunque di energie rinnovabili, di trasporto sostenibile, di tagli degli sprechi, e in generale di un minor impatto sull’ambiente.

La corsa verso la sostenibilità degli impianti alpini

La sostenibilità degli impianti è così diventata il nuovo obiettivo da raggiungere delle migliori località sciistiche. La stessa Legambiente, per esempio, ha dichiarato al 100% rinnovabile la skiarea di San Martino di Castrozza-Passo Rolle, che con i suoi 60 chilometri di piste accontenta tutti quanti, dagli amanti dello sci d’alpinismo agli snowboarder, passando per lo sci di fondo e persino il fuoripista regolamentato. Per raggiungere questo scopo sono state messe in funzione sul territorio sette centrali idroelettriche e, sempre per incentivare l’utilizzo dell’energia pulita anche da parte dei turisti, sono state messe a disposizione delle colonnine di ricarica pubblica e gratuita per le automobili elettriche. Allargando lo sguardo, in Alto Adige sono circa il 98% del totale gli impianti sciistici alimentati con fonti rinnovabili. Località come la Val Senales, la Val Passiria e il comprensorio Carezza Sky, per citare solamente i principali, hanno dunque scommesso tutto sulla sostenibilità degli impianti sciistici. Eppure c’è chi sta provando a fare persino meglio: per scoprirlo bisogna andare ancora un po’ più a Nord, in Svizzera.

Verso la totale sostenibilità degli impianti sciistici

sostenibilità degli impianti

Siamo a Laax, in una delle più famose località sciistiche delle Alpi Svizzere: questo paradiso degli sport invernali – il quinto per grandezza dell’intera Svizzera – potrebbe essere l’impianto sciistico più sostenibile del mondo. Con 29 impianti di risalita, la più grande half pipe a livello globale e più di 1 milione di visitatori ogni anno, negli ultimi tempi questo resort ha puntato tutto sulla sostenibilità dei propri impianti. Non che prima se la cavasse malissimo: la Weisse Arena di Laax, infatti, utilizzava già da qualche tempo delle biomasse e dei pannelli fotovoltaici per produrre energia rinnovabile, metteva a disposizione dei turisti delle biciclette elettriche e aveva predisposto tutto per il riciclo dei rifiuti. Eppure si poteva fare molto di più. Con la collaborazione di Finding Infinity, un’organizzazione dedita a velocizzare la transizione verso un mondo più sostenibile, la Weisse Arena ha deciso di diventare un impianto alimentato al 100% da energie rinnovabili, con trasporti a zero emissioni e zero spreco di acqua. E tutto questo è stato reso possibile dal fatto che, finalmente, le rinnovabili sono diventate convenienti anche sul lato economico. Con un costo iniziale dichiarato di 480.000 franchi svizzeri (circa 450.000 euro), la Weisse Arena è convinta di poter rientrare delle spese in soli 7 anni, grazie ad un risparmio energetico annuo pari a 72.000 franchi. Per portare a termine quest’opera, sono stati portati avanti importanti investimenti in turbine eoliche, biogas prodotto dai rifiuti, pannelli fotovoltaici ed efficienza energetica.