piattaforma per l'eolico offshore galleggiante
Eolico

Hydraspar, la piattaforma per l’eolico offshore a ombrello

Gli scienziati dell’IPCC, ovvero del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici dell’ONU, non lasciano spazio a tanti dubbi. Nel sesto rapporto sull’emergenza climatica, che è stato presentato a marzo, hanno sottolineato ancora una volta la centralità di solare ed eolico nella transizione energetica verso le rinnovabili. É infatti soprattutto grazie a queste due forme di generazione di energia che potranno essere raggiunti gli obiettivi per il 2030 e per il 2050; non stupisce allora che i membri del G7 abbiano recentemente preso l’impegno di incrementare collettivamente la capacità dell’eolico offshore di 150 gigawatt entro il 2030, e parallelamente di aumentare la capacità solare di 1 terawatt. In uno scenario di questo tipo è quindi fondamentale individuare delle soluzioni per ridurre i costi per la costruzione degli impianti: risulta dunque particolarmente interessante la proposta di Seapower, che sta sviluppando una piattaforma per l’eolico offshore che permetterà la realizzazione di impianti più economici.

Ridurre i costi per l’energia eolica in mare

Esistono diverse vie da seguire per la realizzazione di impianti eolici offshore. In generale si assume che, nel momento in cui la profondità del mare è di oltre i 30 metri, non è più economicamente conveniente fissare la turbina eolica al fondale: la soluzione in questi casi è quindi quella di utilizzare delle piattaforme galleggianti su cui installare la torre, assicurando la piattaforma al fondo con dei lunghi e stabili ormeggi. Nel Mar Mediterraneo, vista la grande profondità media del fondale, l’opzione delle piattaforme galleggianti non potrà che essere la prassi, e proprio per questo motivo nelle richieste di concessione in itinere si parla in tutti i casi di aerogeneratori galleggianti. Ecco allora che gli sforzi della comunità scientifica come degli attori industriali coinvolti nel settore stanno andando soprattutto verso ricerche e progetti volti a ridurre i costi di costruzione e di posizionamento di questi impianti fluttuanti. Oggetto d’attenzione è in particolar modo la piattaforma galleggiante stessa, un elemento caratterizzato da una minore maturità tecnologica, che prospetta quindi concrete possibilità di sviluppo. Ed è per l’appunto sulla costruzione di una piattaforma per l’eolico offshore dai costi contenuti che si sta concentrando Seapower scrl, un centro di ricerca partecipato dall’Università Federico II di Napoli che da più di trent’anni lavora a soluzioni innovative per lo sfruttamento della forza del mare e del vento.

La piattaforma per l’eolico offshore a ombrello

La soluzione proposta da Saepower per abbattere i costi dell’eolico su piattaforme galleggianti si chiama Hydraspar. Si tratta per l’appunto di una piattaforma che presenta un corpo centrale cilindrico e delle appendici inclinabili ai 4 angoli: il sistema prende quindi la forma di un ombrello rovesciato, con le colonne inclinate che sono connesse al corpo centrale per mezzo di cerniere.

Quali sono i vantaggi di poter disporre di queste colonne con inclinazione variabile? Prima di tutto, con la possibilità di “chiudere” la piattaforma”, i costi di trasporto di queste basi galleggianti saranno ridotti, con la possibilità di usare dunque delle imbarcazioni più piccole per il posizionamento delle stesse. In secondo luogo, le colonne inclinabili favoriranno il galleggiamento e la stabilità della torre eolica di fronte all’azione delle onde e del vento, riducendo allo stesso tempo sia il peso complessivo che i costi di costruzione.

Attualmente Seapower ha portato a termine la fase di test sperimentali su un prototipo in scala, il quale è stato immerso presso la vasca navale dell’Università di Napoli “Federico II”. Mentre si attende il rilascio del brevetto per Hydraspar, il team di ricerca è già impegnato nello scaling-up della piattaforma galleggiante, puntando quindi ad arrivare a breve all’installazione di aerogeneratori offshore nel Mar Mediterraneo.