riciclare i pannelli fotovoltaici
Solare

Dobbiamo capire come riciclare i pannelli fotovoltaici

Che il fotovoltaico sia uno degli strumenti principali per la necessaria transizione energetica, non ci sono dubbi. Per questo la fetta di energia prodotta da pannelli fotovoltaici è in continuo aumento, anche se purbtroppo non sufficientemente veloce. Si pensi per esempio all’Italia: nel 2022 le rinnovabili hanno coperto appena il 31,1% dell’intero consumo nazionale. Questo pur sapendo che nello stesso anno sono stati installati nel Paese quasi 203 mila nuovi impianti fotovoltaici, con un aumento del 158% rispetto all’anno precedente. Ma se installare pannelli solari è cosa buona e giusta, e se è anzi necessario accelerare ulteriormente, è sempre più chiara un’altra cosa: dobbiamo assolutamente iniziare a riciclare i pannelli fotovoltaici in modo più completo, economico ed efficiente.

L’obbligo di capire come riciclare i pannelli fotovoltaici

Come ha spiegato alla BBC il professor Rong Deng della University of New South Wales, in Australia, il mondo conta ormai più di un terawatt di capacità solare. Il che, facendo delle stime, significa che si contano circa 2 miliardi e mezzo di pannelli fotovoltaici. Insomma, una montagna di rifiuti, già presenti o futuri: da qui si capisce perché è necessario capire come riciclare i pannelli fotovoltaici in modo più efficiente di quanto facciamo oggi. Anche perché la vita dei pannelli solari non è affatto lunga, anzi. A ridurla ulteriormente è il continuo sviluppo di nuove tecnologie, le quali di fatto rendono convieniente sostituire i proprio pannelli anche dopo 15 o persino 10 anni dalla loro installazione, grazie alla grande efficienza dei nuovi modelli. Stando a queste premesse, il volume di pannelli fotovoltaici da riciclare sarà presto enorme. Ute Collier, direttore della International Renewable Energy Agency, spiega che « stimiamo che avremo circa 4 milioni di tonnellate di rifiuti di questo tipo entro il 2030, e che potrebbero diventare più di 200 milioni di tonnellate entro il 2050 a livello globale». La matematica non mente: se non si inizia a riciclare i pannelli fotovoltaici in modo diffuso, ci saranno grossi problemi, da più punti di vista. La montagna di rifiuti diventerà ingestibile, e si avranno problemi nell’individuare le risorse necessarie per produrre nuovi impianti solari. Per questo motivo non può che essere accolta positivamente l’imminente apertura di un centro specializzato nel riciclaggio di pannelli solari, in Francia, nei pressi di Grenoble.

ROSI, il primo centro specializzato nel riciclaggio dei pannelli solari

Il centro in questione, il primo al mondo specializzato nel riciclaggio dei pannelli fotovoltaici, aprirà a fine giugno, tra le alpi francesi. Il suo nome sarà ROSI, e l’obiettivo dichiarato è quello di riuscire a estrarre e a riutilizzare il 99% dei componenti dei vecchi moduli. Cosa che, per ora, è lontanissima dalla realtà, rendendo di fatto gli impianti per l’energia rinnovabile meno sostenibili di quanto si potrebbe pensare.

Quali materiali potranno essere recuperati

Nei pannelli fotovoltaici sono presenti tanti diversi materiali preziosi: si parla di silicio, di argento, di rame e di tanti altri. Tutti fondamentali prima di tutto per produrre altri pannelli fotovoltaici. Soprattutto nel caso dell’argento: è stato calcolato infatti che al momento a livello globale non c’è una disponibilità sufficiente di argento per costruire tutti i milioni di pannelli fotovoltaici necessari per lasciarci alle spalle i combustibili fossili.

Il problema, però, è che ogni singolo pannello contiene solo dei piccoli frammenti di questi materiali, rendendo quindi poco conveniente, a livello economico, il processo di recupero. Separare i diversi componenti e i differenti materiali, infatti, è un’attività costosa, che per ora non è economicamente premiante. Con nuove tecnologie e con nuovi processi, però, le cose potrebbero – dovrebbero – cambiare. Anche perché, come dicono quelli di SORI, più del 60% del valore di un pannello fotovoltaico è contenuto nel 3% circa del suo peso.

La speranza del team che sta dando vita a SORI è quello di recuperare quanto basta per realizzare 3 quarti dei nuovi pannelli fotovoltaici con materiale di recupero.