smettere di fumare per l'ambiente
Inquinamento

Smettere di fumare, anche per l’ambiente

In occasione del 31 maggio, Giornata mondiale senza tabacco, l’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso il Rapporto Nazionale sul Tabagismo in Italia. Si scopre così che il numero complessivo dei fumatori nel nostro Paese è sensibilmente diminuito – si parla del 20,5% della popolazione sopra i 15 anni – ma che allo stesso tempo è incrementato il numero delle sigarette fumate. In media si parla di 12,5 sigarette al giorno, con un quarto dei fumatori che supera il pacchetto quotidiano, ovvero 20 sigarette al giorno. Ad allarmare è il dato relativo ai giovanissimi: il 36,6% degli studenti tra i 14 e i 17 anni ha fumato almeno una volta nel mese precedente, dato che si assesta al 9,6% per la fascia tra gli 11 e i 13 anni. Va detto che vengono considerate non solo le sigarette tradizionali (confezionate o fatte a mano) ma anche le sigarette a tabacco riscaldato e le e-cig. Tutto questo avviene mentre in Italia si attribuiscono ai fumi del tabacco più di 93 mila morti all’anno; i Covid-19, per dire, nel 2020 aveva fatto 120 mila vittime. Conti alla mano, il fumo finisce per provocare più vittime di quante ne fanno alcol, droghe, aids, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Razionalmente parlando, tutti questi motivi dovrebbero spingere a smettere di fumare quanto prima, per il proprio bene come per quello dei propri cari. Va peraltro detto che il vizio del fumo non danneggia solamente la salute: sarebbe infatti bene smettere di fumare anche per l’ambiente.

Perché è bene smettere di fumare anche per l’ambiente: i danni della produzione di tabacco

Pensare anche all’ambiente, oltre che alla propria salute, può essere un’efficace leva per smettere di fumare. L’industria del tabacco inquina in due momenti, ovvero prima lungo tutta la filiera della produzione di sigarette, e successivamente al momento del consumo. É bene sapere che attualmente ci sono coltivazioni di tabacco in oltre 125 paesi, comprendo un’area di circa 4 milioni di ettari. Il 90% della produzione di tabacco si concentra nei Paesi in via di sviluppo, con tutte le conseguenze negative sull’ambiente, laddove invece la maggior parte dei profitti viene attirata dalle multinazionali che risiedono nei Paesi ad alto reddito.
Ma come questa industria danneggia l’ambiente? Prima di tutto con la deforestazione per fare spazio alle piantagioni di tabacco. Ogni 15 pacchetti di sigarette, inoltre, si consuma un albero per alimentare il processo di essicazione del tabacco raccolto. E ancora, per mantenere efficienti le piantagioni, i produttori utilizzano sostanze chimiche di vario tipo, dai fertilizzanti ai pesticidi, che mettono a rischio il suolo, le riserve d’acqua nonché la biodiversità.

Si calcola che, complessivamente, l’industria del tabacco generi l’equivalente di 84 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno.

Fumare inquina: ecco come

Se il processo di coltivazione del tabacco e quello di produzione delle sigarette sono inquinanti, inquinano anche le persone che si accendono 4, 8, 12, 20 sigarette al giorno. Va infatti sottolineato che anche il fumo delle sigarette contribuisce a inquinare l’atmosfera terrestre, contenendo tra le altre cose i gas a effetto serra anidride carbonica e metano, nonché il diossido di azoto. Ma non è solo l’atto del fumare che inquina. Si pensi alle montagne di mozziconi che vengono buttati ogni giorno, quei filtri che contengono sostanze come piombo, nicotina, formaldeide e arsenico, e che si trovano praticamente ovunque, dai marciapiedi alle spiagge, dai parchi ai fiumi. Proprio i mozziconi sono infatti la prima fonte di inquinamento da plastica, dato che ogni anno ne vengono dispersi nell’ambiente circa 4,5 trilioni. A inquinare è inoltre il packaging delle sigarette: si stima che tra carta, alluminio, cellophane, colla e inchiostro si raggiungano 2 milioni di tonnellate di rifiuti.

Non ci sono dubbi, smettere di fumare non è semplice. Avere però chiari in testa i principali danni del fumo può aiutare parecchio: per trovare consigli e strategie per smettere di fumare, può essere utile dare un’occhiata alla pagina dedicata del sito del Ministero della Salute.